Eliminazione barriere architettoniche: accolte tutte le richieste

Oltre 240mila euro di interventi nel ravennate

Dopo il riparto dei fondi nazionali contro le barriere architettoniche, nel maggio scorso, questa volta è il turno dei fondi regionali pensati per lo stesso scopo. Più di due milioni e mezzo di euro per rendere più accessibili le case di anziani o disabili, aumentando l’autonomia delle persone e con essa la qualità della loro vita.

“Grazie a questi stanziamenti, i Comuni potranno soddisfare tutte le richieste a loro giunte – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – coprendo il costo di interventi come l’abbattimento di uno scalino, l’allargamento di porte troppo strette per il passaggio della carrozzina, il rifacimento di un bagno per adattarlo alle mutate esigenze o la realizzazione di un montascale o un ascensore in case che ne sono sprovviste. Nel territorio ravennate questi ultimi stanziamenti superano i 240mila euro, 88mila dei quali per interventi nel comune di Ravenna e quasi 41mila in quello di Faenza. Dall’inizio della legislatura, complessivamente, abbiamo stanziato oltre 23 milioni di euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche”.

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Via le barriere architettoniche dalle case: in arrivo 6,5 milioni di euro di contributi

La vita media si è allungata e quelli che per molti, un tempo, erano solo piccoli intoppi sono divenuti ormai, nella terza età, ostacoli insormontabili. Quando si parla di barriere architettoniche, infatti, la platea è ampia e non comprende solo le persone con invalidità, ma tutti i cittadini con difficoltà motorie tali da precludergli una vita sociale autonoma.

Per risolvere i problemi legati a edifici senza ascensore o montascale, porte troppo strette, pavimenti scivolosi, bagni poco funzionali, eliminazione di gradini, la Regione mette a disposizione per l’anno in corso 6,5 milioni di euro di contributi (seconda quota dei 29 milioni di euro arrivati dal Fondo nazionale per il triennio 2018-2020).

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L’impegno dell’Emilia-Romagna per un unico pass disabili

Ci sono barriere architettoniche tangibili, fatte di scalini, strettoie e rampe mancanti. E barriere invisibili, che limitano comunque in modo inaccettabile la mobilità delle persone con disabilità. Come le regole che disciplinano la concessione dei pass ai disabili, diverse da Comune a Comune, un ginepraio di norme che cambiano nel giro di pochi chilometri.

Su questo tema, nei giorni scorsi, è stata approvata in Regione una risoluzione per arrivare ad un unico pass, valido in tutto il territorio dell’Emilia-Romagna: “Con questo documento abbiamo impegnato la Giunta regionale a valutare la possibilità, a seguito di un confronto con Anci e le associazioni regionali dei disabili, di un progetto che possa garantire l’ingresso all’interno delle zone a traffico limitato di tutta la regione, senza problemi e difficoltà. Non è possibile che, appena lasciato il territorio di un Comune, il permesso cessi la sua validità” spiega la consigliera regionale Manuela Rontini, firmataria dell’atto.

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Legge sul “dopo di noi”, stanziati i fondi per il 2018. E gli interventi attuati hanno già superato quota mille

La legge sul “Dopo di noi” ha garantito un’assistenza, a lungo attesa, in favore delle persone con disabilità grave rimaste prive del sostegno familiare. Approvata quasi tre anni fa, la 112/16 ha permesso ad oggi in Emilia-Romagna l’assistenza di 860 persone con gravi disabilità (468 uomini e 392 donne, in prevalenza tra 36 e 45 anni di età) per 1064 interventi complessivi, tutti attuati da équipe multi-professionali con progetti personalizzati, di autonomia e inclusione sociale, pensati dai servizi sociosanitari del territorio.

Ora la Regione Emilia-Romagna ha ripartito il fondo nazionale per il 2018 tra tutte le Aziende sanitarie emiliano-romagnole, pari a 3,7 milioni di euro, arrivando a 13 milioni di euro complessivi nel triennio. La suddivisione delle risorse è stata fatta sulla base del numero di residenti tra 18 e 64 anni.

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Un contrassegno unico per disabili in tutte le Ztl dell’Emilia-Romagna

Un’agevolazione, il contrassegno per disabili di accesso alle Zone a traffico limitato, che si trasforma in una incognita continua al di fuori della propria città. Ogni Comune emiliano e romagnolo, infatti, ha regole proprie per il rilascio del pass, che nella maggior parte dei casi non ha valore immediato al di fuori dei confini cittadini.

Per questo è stata presentata una risoluzione in Assemblea legislativa, volta a permettere la circolazione in qualunque Ztl del territorio regionale: “Senza norme comuni a tutte le amministrazioni locali, le Ztl continueranno a costituire delle barriere architettoniche per i cittadini con disabilità – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini, firmataria dell’atto – perciò servono regole chiare e condivise, tali da permettere ai cittadini disabili, in possesso di un contrassegno, di poter circolare in tutte le Ztl dell’Emilia-Romagna”.

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Case-famiglia e strutture per anziani, un settore cruciale da qualificare con norme rigorose

Il settore dell’assistenza è delicato e cruciale. In Emilia-Romagna conta quasi 1200 strutture (28mila posti complessivi), attive tra assistenza socio-sanitaria e socio-assistenziale, in un sistema integrato tra pubblico, privato accreditato e privato autorizzato. Di queste, ben 980 sono destinate agli anziani (19600 posti) mentre 250 alle persone con disabilità (8200 posti).

“Una rete importante e fitta di case residenza, centri diurni, case di riposo e comunità alloggio – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – tenuta salda, in gran parte, dal Fondo regionale per la non autosufficienza. Basti pensare che lo scorso anno la Regione ha stanziato per esso 441 milioni di euro, sei milioni in più rispetto al 2017, una cifra pari a quanto lo Stato spende per questo settore nell’Italia intera. Per qualificare questo sistema, però, servono regole nuove. La Regione farà la sua parte, ma lo Stato deve mettere mano a quanto di sua competenza, sottoponendo ad esempio le case-famiglia ai requisiti del settore pubblico, evitando aperture facili, aumentando i controlli e le professionalità coinvolte”.

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Abbattimento barriere architettoniche: contributi pari a 1,62 milioni di euro per le case del ravennate

Arrivano finalmente sui territori i fondi del Governo per il superamento delle barriere architettoniche nelle case private, pensati per rendere le abituazioni più accessibili a disabili, persone anziane e a chiunque abbia difficoltà motorie, grazie ad ascensori, porte più larghe e bagni più ampi.

Per la provincia di Ravenna sono disponibili, nell’anno in corso, 1,36 milioni di euro ai quali si aggiungono altri 260mila euro di risorse regionali, per un totale di 1,62 milioni di euro.

I fondi nazionali sono stati stanziati, nel febbraio scorso, dall’allora ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio: “Erano quasi 15 anni che non veniva più rifinanziata la legge per il superamento delle barriere architettoniche nelle case private – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – e va dato merito al Governo Gentiloni e al ministro Delrio di essersi spesi per un provvedimento che va incontro alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione. Si tratta di 180 milioni di euro nel triennio, 29 dei quali per l’Emilia-Romagna fino al 2020, finalmente a disposizione degli enti locali. A questi vanno aggiunti quasi 2,2 milioni di euro di fondi regionali. È dal 2014, infatti, che la Regione Emilia-Romagna stanzia ogni anno risorse proprie per questi interventi, supplendo di fatto alla lunga assenza di interventi statali. Il fondo regionale, ad oggi, ha permesso di finanziare oltre 2300 interventi di abbattimento di barriere architettoniche grazie a otto milioni di euro di contributi”. Continua a leggere →

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Tornano i finanziamenti contro le barriere architettoniche domestiche

Oltre 29 milioni di euro per gli interventi realizzati in Emilia-Romagna

Dopo 14 anni di stop, arrivano dallo Stato i fondi per l’abbattimento delle barriere architettoniche. E all’Emilia-Romagna toccano oltre 29 milioni di euro, quasi un sesto di tutte le risorse disponibili (180 milioni).

“Si tratta di un finanziamento importante e atteso da tempo – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – segno dell’attenzione del Governo alle esigenze delle persone disabili. Ma nel frattempo l’Emilia-Romagna non è stata con le mani in mano. Dal 2014 la Regione dispone di un proprio fondo, che ha assegnato a Comuni e Unioni di Comuni sei milioni di euro in tre anni. Lo scorso anno, con un apposito bando, abbiamo finanziato l’abbattimento di 633 interventi di abbattimento di barriere architettoniche domestiche, per un importo di due milioni di euro”. Continua a leggere →

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Più indipendenza e autonomia per le persone con disabilità grave, prive di sostegno familiare

Prosegue in Emilia-Romagna il piano di attuazione della legge sul “Dopo di noi”: a disposizione 2,8 milioni di euro. Domande entro il 31 gennaio

Rimanere a casa propria, in sicurezza, evitando il ricovero. Per assicurare indipendenza e autonomia alle persone con disabilità rimaste sole, la Regione Emilia-Romagna mette a disposizione 2 milioni e 800mila euro di risorse per l’anno in corso. Serviranno a dare speranza a tante famiglie in situazioni molto difficili, come quelle che vedono familiari disabili rimasti privi di sostegno, oppure disabili orfani o con genitori ormai anziani e, quindi, anch’essi non più autosufficienti.

I fondi sono stati stanziati nell’ambito del programma di attuazione della Legge nazionale sul “Dopo di noi”, che si pone proprio l’obiettivo di favorire l’assistenza, l’inclusione sociale e l’autonomia delle persone sole e gravemente disabili.

“Si tratta di una legge che riconosce alle persone con disabilità diritti troppo a lungo negati, come quelli dell’autonomia e della piena inclusione sociale – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – che la Regione attua ora erogando, con un bando, parte dei 13 milioni di euro a disposizione per queste politiche nel triennio, 6,6 dei quali già assegnati”. Continua a leggere →

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Sostegni per il “Dopo di noi”: a inizio anno si parte

Ripartito il Fondo: 6,5 milioni di euro a disposizione dell’Emilia-Romagna per i disabili privi di familiari

Quella sul “Dopo di noi” è una legge che riconosce ai disabili diritti troppo a lungo negati. Con l’approvazione del provvedimento, nel giugno scorso, l’Italia permette finalmente ai disabili bisognosi di assistenza il diritto di poter scegliere dove e con chi vivere, anche nel caso in cui vengano meno i genitori o che questi non siano più in grado di prendersene cura.

La legge ha stanziato risorse per 270 milioni di euro, tra Fondo e agevolazioni fiscali, per il triennio 2016-2018. Con il via libera della Conferenza delle Regioni, la settimana scorsa, le risorse del Fondo sono state finalmente ripartite. Dei 90 milioni a disposizione per l’anno in corso, 6,5 sono stati destinati all’Emilia-Romagna.

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