Via le barriere architettoniche dalle case: in arrivo 6,5 milioni di euro di contributi

La vita media si è allungata e quelli che per molti, un tempo, erano solo piccoli intoppi sono divenuti ormai, nella terza età, ostacoli insormontabili. Quando si parla di barriere architettoniche, infatti, la platea è ampia e non comprende solo le persone con invalidità, ma tutti i cittadini con difficoltà motorie tali da precludergli una vita sociale autonoma.

Per risolvere i problemi legati a edifici senza ascensore o montascale, porte troppo strette, pavimenti scivolosi, bagni poco funzionali, eliminazione di gradini, la Regione mette a disposizione per l’anno in corso 6,5 milioni di euro di contributi (seconda quota dei 29 milioni di euro arrivati dal Fondo nazionale per il triennio 2018-2020).

“La nostra Regione è sempre stata attenta nel garantire il diritto delle persone di potersi muovere in sicurezza in casa e negli edifici – spiega la consigliera regionale Manuela Rontini – tanto che nel 2014, per supplire all’assenza di fondi nazionali, venne istituito uno specifico fondo regionale da 7 milioni di euro, che ha permesso di realizzare oltre 2300 interventi. Questi nuovi fondi nazionali, frutto del Governo Gentiloni, andranno a soddisfare le domande presentati nelle graduatorie comunali, con 642 mila euro destinati al territorio provinciale ravennate”.

Le domande presenti nelle graduatorie comunali al 1° marzo scorso, in Emilia-Romagna, erano 6722 e i fondi saranno assegnati dando precedenza alle situazioni di maggiore gravità (disabilità motoria certificata al 100 per cento). Altri 7mila interventi invece sono già stati realizzati dal 2015 a oggi (con 27 milioni di euro di risorse regionali e nazionali stanziati da inizio legislatura).

I contributi saranno rapportati ai costi dei lavori effettuati: fino a 2.582 euro di spesa il contributo copre il costo totale dell’intervento; da 2.582 euro a 12.911 viene riconosciuto il 25 per cento della spesa; da 12.912 a 51.645 il 5 per cento, oltre i 51.645 euro la quota rimborsata è di 7.101,28 euro.

Le domande di contributo possono essere presentate in qualsiasi momento dell’anno al Comune dove si trova l’immobile su cui si interviene. Possono usufruire delle agevolazioni le persone con gravi disabilità motorie (100 per cento) certificate dalle specifiche commissioni in capo all’Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps), oppure persone che abbiano una disabilità motoria inferiore, che in questo caso può essere certificata dal proprio medico di base.

> Il riparto delle risorse per il 2019

[Foto CC]

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