Bonifica dell’amianto dai luoghi di lavoro, in arrivo nuovi contributi regionali

Domande semplificate per accedere ai contributi mirati a rimuovere l’amianto dai luoghi di lavoro. Si tratta di finanziamenti per 3,3 milioni di euro in arrivo dalla Regione, per metà a fondo perduto e per l’altra metà al tasso agevolato dell’0,50 per cento da restituire in cinque anni.

“Con questi nuovi stanziamenti, una delle diverse azioni previste dal Piano amianto che abbiamo approvato in Assemblea legislativa nel 2017 – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – la Regione supera i 12 milioni di euro messi a disposizione delle imprese dall’inizio della legislatura. Un sostegno che ha già permesso interventi in 453 imprese e che, con questa nuova tornata, permetterà di rendere più sicuri altri immobili destinati alle attività produttive, agricole, terziarie o commerciali”.

Sarà possibile prenotare on line i contributi dal 21 al 25 febbraio sul portale regionale dedicato all’Ambiente (con credenziali regionali Federa o nazionali Spid). Tutta la documentazione dovrà poi essere prodotta, tramite una procedura informatica guidata, dal 19 marzo al 15 aprile.

I fondi copriranno dal 35 per cento (grandi imprese) al 50 per cento dell’investimento (micro, piccole e medie imprese), per progetti di importo superiore a 20mila euro. Il tetto massimo per ogni aiuto è fissato a quota 150mila euro e i progetti dovranno concludersi nell’arco di 24 mesi.

Il bando è aperto a tutte le categorie di imprese e finanzia gli interventi di rimozione di materiali contenenti amianto (come coperture, pannelli o pavimentazioni) all’interno di fabbricati e costruzioni utilizzate nell’ambito di processi produttivi, compresi capannoni, stalle, depositi e magazzini per attrezzature agricole.

Sono esclusi dai finanziamenti gli enti e le istituzioni senza fini di lucro non iscritti al Registro delle imprese, le amministrazioni pubbliche, nonché le aziende che gestiscono servizi pubblici locali partecipate da enti pubblici.  

Sono ammissibili solo le spese, al netto dell’Iva, strettamente connesse all’intervento di rimozione dell’amianto, comprese quelle riguardanti la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro. I costi sostenuti per consulenze, progettazione, sviluppo e messa a punto degli interventi sono ammissibili fino al 10 per cento dell’importo complessivo dei lavori.

> Il portale dove prenotare i contributi

[Foto CC]

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