Contro lo spreco alimentare gioco di sponda tra Bologna e Roma

"Eccedenze alimentari: spreco o opportunità?"

I numeri dello spreco alimentare sono impressionanti: almeno 100 milioni di tonnellate di cibo vengono gettate ogni anno in Europa. Derrate ancora buone, buttate via semplicemente perché troppo vicine alla data di scadenza o perché non abbastanza gradevoli, dal punto di vista estetico, per competere sugli scaffali del supermercato.

Da anni c’è chi si batte contro questa follia, con risultati incoraggianti. Come nel caso del Last Minute Market, un progetto nato in seno all’Università di Bologna che in 5 anni è riuscito a recuperare, nella sola Emilia-Romagna, più di 2500 tonnellate di alimenti e 110mila pasti pronti (dati 2012).

Ma di certo non basta. Perché lottare contro lo spreco significa avere la possibilità di sfamare chi non può permettersi nemmeno un pasto e, al tempo stesso, lottare contro l’idea di quel pensiero ‘usa e getta’ che permea ormai questa società dei consumi.

Non è un caso che persino l’evento-vetrina per eccellenza, l’ultima Esposizione universale di Milano, abbia avuto per titolo “Nutrire il pianeta”. Eppure la consapevolezza di dover cambiare paradigma e abitudini stenta ancora a farsi strada, nonostante gli appelli di Papa Francesco che, proprio di fronte ai delegati Fao riuniti a Milano, si è detto preoccupato e inquietato dal fatto che un terzo dei prodotti alimentari nel mondo finisca sprecato.

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Un carrello verde per la Gdo virtuosa

Senza titoloLa sostenibilità ambientale parte tra gli scaffali del supermercato. Non solo per l’impatto che ogni consumatore può determinare con le sue scelte, ma per l’importanza che la Grande distribuzione organizzata (Gdo) riveste ormai da anni nella vita di tutti i giorni. Dai consumi per l’illuminazione a quelli di refrigerazione dei banchi, dagli imballaggi fino allo smaltimento dei prodotti scaduti, l’impegno sul fronte Ipermercati e supermercati è di assoluta importanza per chiunque abbia a cuore le battaglie ambientaliste.

Così è nato “Carrello verde”, un sistema di qualificazione ambientale dei punti vendita della Gdo, ai quali vengono riconosciuti l’impegno e la performance ambientale raggiunta. Il logo, presentato pochi giorni fa alla fiera Ecomondo di Rimini, sarà rilasciato dalla Regione Emilia-Romagna a fronte di una verifica di requisiti: la riduzione dei rifiuti, la riduzione dei consumi energetici, la sostenibilità ambientale. Continua a leggere →

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