Un carrello verde per la Gdo virtuosa

Senza titoloLa sostenibilità ambientale parte tra gli scaffali del supermercato. Non solo per l’impatto che ogni consumatore può determinare con le sue scelte, ma per l’importanza che la Grande distribuzione organizzata (Gdo) riveste ormai da anni nella vita di tutti i giorni. Dai consumi per l’illuminazione a quelli di refrigerazione dei banchi, dagli imballaggi fino allo smaltimento dei prodotti scaduti, l’impegno sul fronte Ipermercati e supermercati è di assoluta importanza per chiunque abbia a cuore le battaglie ambientaliste.

Così è nato “Carrello verde”, un sistema di qualificazione ambientale dei punti vendita della Gdo, ai quali vengono riconosciuti l’impegno e la performance ambientale raggiunta. Il logo, presentato pochi giorni fa alla fiera Ecomondo di Rimini, sarà rilasciato dalla Regione Emilia-Romagna a fronte di una verifica di requisiti: la riduzione dei rifiuti, la riduzione dei consumi energetici, la sostenibilità ambientale.

Entra così nel vivo l’accordo sottoscritto lo scorso anno da Regione, Atersir (Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti) e Legacoop Emilia-Romagna per promuovere iniziative di contrasto alla produzione dei rifiuti.

“Il logo Carrello verde si applica da oggi ad una parte, rilevante numericamente, del sistema della Grande distribuzione – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – dando un primo segnale importante. L’auspicio è che arrivino presto altre adesioni all’accordo, permettendo una ulteriore diffusione delle buone pratiche”.

Il gruppo di lavoro che ha lavorato al progetto (Atersir, Legacoop e rappresentanti di diverse Coop) continuerà comunque a confrontarsi con la Regione per affrontare un altro importantissimo tema, che lega riduzione dei rifiuti e solidarietà: il recupero delle merci invendute.

L’accordo sulla qualificazione ambientale dei punti vendita rientra nel percorso avviato dalla Regione Emilia-Romagna, che ha portato a inizio ottobre all’approvazione di una legge dei rifiuti improntata all’economia circolare. Gli obiettivi della nuova normativa saranno fatti propri dal Piano regionale di gestione dei rifiuti, che a breve verrà presentato in Assemblea legislativa.

> Accordo con la distribuzione organizzata per la prevenzione della produzione e il recupero dei rifiuti

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