I pendolari della Faenza-Lugo-Lavezzola meritano un servizio degno di questo nome

Alba in pianura

Ci sono linee di trasporto ‘minori’ solo sulla carta, non certo per i cittadini costretti a servirsene ogni giorno. È il caso della Faenza-Lugo-Lavezzola, una piccola ferrovia statale che vede circolare, nei suoi 40 chilometri, appena 4 treni nei giorni feriali lungo l’intero percorso. Il resto del servizio è affidato a 13 corse di autobus sostitutivi, con gli inevitabili disagi che questo mezzo comporta: nessuna corsia preferenziale, traffico, code ai semafori, tempi di percorrenza oltremodo dilatati.

E dire che la linea costituisce un importante raccordo tra Faenza (sull’Adriatica e Faentina), Lugo (snodo ferroviario tra Ravenna, Castel Bolognese e Faenza) e Lavezzola (sulla Rimini-Ferrara), servendo comuni di 10mila abitanti come Massa Lombarda e Conselice. Le possibilità di uno sviluppo del servizio ci sarebbero tutte, eppure la linea viene lasciata vivacchiare.

A questo, come se non bastasse, si aggiungono dei buchi d’orario che mettono ad ulteriore dura prova la pazienza di studenti e pendolari. Tanto che un gruppo di cittadini, studenti di scuola superiore in primis, ha avviato una petizione in cui si denunciano i problemi della linea: dalla cronica insufficienza di posti sull’autobus BO177 (in partenza da Faenza alle 14:35) fino all’assurdità degli orari. Nel caso il bus citato sia pieno, infatti, i viaggiatori devono attendere quello successivo più di tre ore dopo.

Per questo la consigliera regionale Manuela Rontini ha presentato alla Giunta una interrogazione a risposta scritta, per conoscere quali provvedimenti intenda adottare affinché siano attivati servizi adeguati a soddisfare le esigenze dei numerosi utenti firmatari della petizione: “Bisogna mettere in atto delle soluzioni al più presto – spiega la consigliera – potenziando il servizio nelle ore più critiche. La situazione descritta dagli utenti della linea non è accettabile per una Regione come la nostra che sostiene, ed è impegnata a sviluppare, il trasporto pubblico in via prioritaria rispetto all’utilizzo dell’auto privata”.

La Regione, con il contratto dei servizi di trasporto ferroviario in vigore, ha stabilito tra le altre cose degli standard qualitativi di puntualità e affidabilità dei servizi. Ci sono i margini, dunque, per un intervento su chi opera il servizio attuale affinché risolva i problemi quotidiani dei viaggiatori.

> Il testo dell’interrogazione

> Il testo della petizione

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