Agevolazione non deve far rima con complicazione. Un rischio, questo, che corre chi usa carburante per lavori agricoli, orticoli, d’allevamento e similari, prodotti che godono di esenzioni o riduzioni dell’accisa proprio per il loro particolare impiego.
I benefici sono stabiliti in un decreto legislativo del 1995 (il 504 del 26 ottobre), mentre una legge dell’anno successivo (la 662/96) prevede che sia il ministero delle Politiche agricole a determinare i consumi medi, oltre ad applicare una specifica aliquota ridotta per i consumi destinati al riscaldamento delle serre.
Le ultime disposizioni sono state pubblicate il primo marzo scorso in Gazzetta ufficiale e cancellano, di fatto, i tagli degli anni precedenti, fissando nuovi parametri a partire da gennaio 2016.
“Le procedure attuali vanno semplificate – afferma la consigliera regionale Manuela Rontini, autrice di una interrogazione alla Giunta sull’argomento – evitando che agricoltori e contoterzisti che hanno già ottenuto il carburante agevolato dalla Regione siano costretti, nei primi mesi dell’anno, a presentare una nuova domanda per ottenere l’integrazione della differenza, in adeguamento alle nuove tabelle del ministero, che garantiscono dal 50 al 100 per cento di carburante in più a seconda dei diversi impieghi”.
Una via possibile potrebbe essere l’adeguamento automatico, da parte della Regione, alla nuove quantità ministeriali, senza ulteriori oneri burocratici a carico degli imprenditori.
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