Emergenza climatica, anche l’Emilia-Romagna prende posizione

Negli ultimi mesi le piazze di tante località mondiali si sono riempite di giovani che chiedono a gran voce delle risposte forti per salvare il pianeta. I gruppi dei cosiddetti “Fridays for future”, dal nome della settimana scelto per le manifestazioni, si sono diffusi anche a livello locale presentando le loro richieste agli amministratori e a tutte le persone impegnate in politica e nella società.

“Questi giovani hanno ragione e, con il loro entusiasmo, spingono all’impegno chi per troppo tempo si è adagiato sugli allori – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini –. In Emilia-Romagna negli ultimi anni abbiamo preso provvedimenti importanti per l’Ambiente, basti pensare alla legge regionale sull’economia circolare, al Piano energetico, al Piano Aria e alla strategia di mitigazione climatica. Anche la nuova legge urbanistica, puntando al consumo di suolo zero, è un importante tassello di questa strategia. Ma si può fare di più e meglio. E, soprattutto, bisogna agire uniti, a tutti i livelli. In questo senso è apprezzabile che diversi Comuni, tra cui Faenza nei giorni scorsi, abbiano votato la dichiarazione di emergenza climatica, impegnandosi in piccole azioni concrete per la salvaguardia del futuro del pianeta. Ora è tempo che anche la Regione dichiari l’emergenza climatica. Per questo ho sottoscritto un ordine del giorno, presentato dalla collega Lia Montalti, per impegnare la Giunta in questo senso ”.

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Si spegne l’inceneritore di Ravenna: una pietra miliare nel percorso avviato dal Piano dei rifiuti

A tre anni dall’approvazione del Piano regionale dei rifiuti, che punta con forza sulla riduzione, il riuso e il riciclo, è stato raggiunto un obiettivo importante: la chiusura dell’inceneritore di Ravenna (Ire). L’impianto, secondo il programma concordato tra Regione, Comune ed Hera, sarà spento entro la fine dell’anno.

La chiusura non comprometterà l’autosufficienza della regione nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti, garantita da un lato attraverso l’efficace utilizzo degli altri impianti presenti nel territorio, secondo la programmazione definita, e dall’altro in particolare, dall’aumento della raccolta differenziata. Proprio la differenziata ha toccato nel 2018 quota 68 per cento (più 3,7 per cento sull’anno precedente), avvicinandosi all’obiettivo del 73 per cento entro il 2020 previsto dal Piano regionale.

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Rifiuti speciali: riciclare di più si può e si deve

Ci sono materiali che oggi finiscono in inceneritore come “rifiuti speciali” che, invece, potrebbero essere selezionati e reimmessi nel ciclo produttivo, secondo la filosofia dell’economia circolare.

Per questo la consigliera regionale Manuela Rontini ha presentato un’interrogazione dove chiede alla Regione di rilanciare il lavoro del Coordinamento rifiuti speciali (dove Arpae si confronta con le categorie economiche nel “Comitato permanente sottoprodotti”) istituito dalla Regione a seguito di una legge del 2015 che riprende una direttiva europea del 2008.

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Non solo stazioni ecologiche: ecco i Centri per il riuso

In regione già 28 punti attivi, e altri in arrivo, per dare una seconda vita ai beni usati

Elettrodomestici, vestiti, giocattoli usati, non sempre buttarli è l’unica scelta perché quello che non ci serve più può essere utile ad altri, allungando così il ciclo di vita, con vantaggi per l’economia e per l’ambiente. Servono a questo i Centri per il riuso: spazi attrezzati (sostenuti dalla Regione) dove esporre e scambiare beni usati, aperti a tutti. In Emilia-Romagna sono già 28 e altri 12 stanno per arrivare.

È di questi giorni l’approvazione da parte della Giunta regionale delle Linee guida dei centri comunali del riuso, aggiornate dopo aver ascoltato proposte e esigenze di Comuni e gestori dei centri nel corso di un percorso partecipato che si è svolto nei mesi scorsi. Hanno preso parte all’attività oltre 80 amministratori comunali, 61 rappresentanti di società di gestione del servizio rifiuti attive sul territorio regionale, 34 esponenti di associazioni sindacali, ambientaliste e di categoria.

“L’economia circolare, nella quale l’Emilia-Romagna crede in modo fermo tanto da aver approvato per prima in Italia una legge in materia – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – è fatta di tanti approcci diversi. Tra questi, il riuso è decisivo nel percorso di riduzione dei rifiuti prodotti per abitante, iter che ci condurrà entro fine decennio alla tariffa puntuale. Dopo l’ubriacatura di consumismo della passata generazione è tempo, finalmente, di tornare alla saggezza popolare dei nostri nonni: le cose rotte si aggiustano, quello che non serve a me può servire ad altri, e soprattutto ‘del maiale non si butta via niente’. Le nuove regole sui centri del riuso e il sostegno economico concesso loro, quasi un milione di euro dal Fondo incentivante della legge, dimostrano in modo chiaro il nostro impegno in questa direzione”. Continua a leggere →

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Economia circolare: è partito il Forum

Sono anni che si sente dire che i rifiuti possono essere una risorsa. Discorsi che restano spesso campati in aria. Non in Emilia-Romagna, dove sia le istituzioni che il tessuto economico sono andati oltre alle parole. Le prime varando una legge regionale (apripista a livello nazionale), il secondo costellandosi di buone pratiche aziendali, dai poliesteri biodegradabili alla carta di crusca, dal Pet riciclato fino ai controlli di ultima generazione sui materiali da riciclare.

“Un’alleanza tra pubblico e privato, rafforzata dalla legge 16 sull’economia circolare, che punta molto in alto – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – con obiettivi più ambiziosi di quelli fissati in sede europea. Nei territori emiliani e romagnoli l’attenzione si è spostata ormai all’inizio del ciclo dei rifiuti, sull’educazione delle giovani generazioni e la riorganizzazione dei processi produttivi, in nome della sostenibilità ambientale. Siamo all’inizio di un nuovo percorso condiviso, muovendo ulteriori passi in avanti con l’avvio del Forum permanente per l’economia circolare”. Continua a leggere →

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Rifiuti o sottoprodotti? Continua l’impegno del Pd per chiudere il cerchio

Dalla Regione Emilia-Romagna all’Europa: al lavoro per ridurre la produzione dei rifiuti.

Visita all'impianto di selezione e recupero rifiuti di HeraLe consigliere regionali Pd Manuela RontiniLia Montalti, rispettivamente presidente della Commissione Ambiente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna e relatrice della nuova legge regionale sui rifiuti, proseguono il lavoro iniziato con l’approvazione della riforma, insieme all’eurodeputato romagnolo Damiano Zoffoli.

“La legge sui rifiuti recentemente approvata in Regione – affermano Rontini e Montalti – pone come obiettivo la realizzazione di un’economia circolare. Per far questo è fondamentale ridurre la produzione dei rifiuti, ed uno dei passi principali è definire con chiarezza le filiere del riutilizzo e del recupero, in particolare per quel che riguarda i sottoprodotti delle aziende”.

La norma regionale prevede un impegno chiaro e immediato: già nei prossimi mesi, infatti, la Regione Emilia-Romagna attiverà un coordinamento permanente con le associazioni di categoria finalizzato all’individuazione da parte delle imprese dei sottoprodotti per favorire il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione dei rifiuti prodotti. Continua a leggere →

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Rifiuti, la rivoluzione parte dall’Emilia-Romagna

Tariffazione puntuale e incentivi ai Comuni virtuosi che inviano meno rifiuti allo smaltimento, gli strumenti del progetto di legge.

Arte o rifiuti?Una nuova visione nella gestione dei rifiuti, per promuovere il riciclaggio e la prevenzione; uno strumento operativo per arrivare entro cinque anni, come stabilito, anche tramite tariffazione puntuale e incentivi ai Comuni virtuosi, agli obiettivi prefissati di raccolta differenziata al 73%, riduzione del 25% della produzione pro-capite dei rifiuti urbani, riciclaggio al 70%, contenimento delle discariche e autosufficienza regionale.

La Giunta dell’Emilia-Romagna, dopo il Piano regionale dei rifiuti (varato nella scorsa Legislatura, ma non ancora adottato, il cui iter arriverà a conclusione nel prossimo autunno), ha approvato un progetto di legge con cui segna un’ulteriore importante tappa del percorso di gestione dei rifiuti, verso il 2020: il testo, coerente con gli obiettivi comunitari, è stato costruito assieme alla società regionale e con il contributo di 60 Consigli comunali e 1 Amministrazione provinciale (che avevano predisposto e depositato in Assemblea legislativa due proposte di iniziativa popolare). Continua a leggere →

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