Sanità: sempre più visite ed esami nei tempi previsti

Patient Undergoes Diagnostic TestsPassi in avanti da gigante per le liste d’attesa nella sanità, anche se sul tema non si può certo abbassare la guardia. Su base regionale, nella prima settimana di dicembre, tutte le 42 prestazioni monitorate hanno superato la soglia del 90 per cento di rispetto dei tempi, toccando complessivamente il 97 per cento.

“Il presidente Bonaccini aveva indicato la riduzione delle liste di attesa per visite specialistiche o prestazioni – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – come una delle priorità dell’azione di Governo. I numeri stanno dando ragione alla Giunta che, ora, dovrà impegnarsi da un lato per mantenere i buoni risultati e dall’altro per affrontare le criticità riscontrate”.

Lo scorso gennaio, all’insediamento della nuova legislatura regionale, era garantito solo il 58 per cento dei tempi per visite ed esami strumentali, valore salito al 73 per cento nel luglio scorso. Il merito è in gran parte del Piano regionale di riduzione dei tempi di attesa messo in campo dall’assessore per la salute Sergio Venturi. Un piano composto da diversi interventi, tra cui la riorganizzazione dei servizi e un nuovo tipo di programmazione, unito al reclutamento straordinario di 149 nuovi giovani professionisti (116 medici, 23 infermieri, 10 tecnici sanitari), per un totale di 10 milioni di risorse dedicate nel 2015.

Lusinghieri i dati del territorio ravennate dell’Ausl Romagna. Sulle 2119 prestazioni diagnostiche prenotate nelle prima settimana di dicembre, ben 2055 (il 97 per cento) hanno rispettato i tempi. In particolare, l’elettromiografia passa dal 21 per cento di gennaio all’85 per cento di dicembre, la risonanza magnetica nucleare raggiunge il 100 per cento (a gennaio era al 19 per cento per quella cerebrale e al 29 per cento per quella dell’addome), le Tac di bacino e torace passano entrambe al 100 per cento, dal 75 e 81 per cento di gennaio 2015. Punteggio pieno anche per ecocolordoppler cardiaca (era al 13 per cento a gennaio), elettrocardiogramma (61 per cento a gennaio), audiometria (33 per cento a gennaio) e fondo oculare (68 per cento a gennaio). Ancora critica la situazione dell’elettrocardiogramma Holter, pur in miglioramento dal 7 per cento di gennaio al 31 per cento di dicembre.

Anche sul fronte delle visite specialistiche i miglioramenti sono netti, con le visite endocrinologiche, gastroenterologiche e pneumologiche che raggiungono il 100 per cento (a gennaio erano, rispettivamente, al 12, 18 e 14 per cento). Buoni miglioramenti anche per le visite cardiologiche (dal 64 al 97 per cento) e ginecologiche (dal 64 al 98 per cento), mentre qualche criticità si è riscontrata sulle visite urologiche.

“Nel corso del 2016 – spiega Manuela Rontini – l’impegno straordinario della Regione sulle liste d’attesa non verrà meno, toccando anche quei settori che meno hanno beneficiato delle nuove misure. Tutti i dati poi, rilevati settimanalmente, saranno consultabili via web in maniera trasparente”.

Per migliorare ulteriormente, però, la collaborazione dei cittadini sarà decisiva. Dal primo marzo, infatti, è previsto il pagamento del ticket (fino a un massimo di 36 euro) per chi non si presenta alla visita o alla prestazione senza prima aver dato disdetta. Ad oggi le mancate disdette sono comprese tra il 15 e il 20 per cento incidendo, dunque, in maniera significativa sulle liste d’attesa.

> I dati regionali sul rispetto dei tempi attesa per visite specialistiche o prestazioni diagnostiche

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