Psr e territorio faentino: sfide e opportunità a confronto

openregione-02-may-2016

Un confronto a viso aperto con la Regione su di un tema di grande attualità: i fondi del Piano di sviluppo rurale (Psr) e le ricadute possibili per il territorio. In programma lunedì 2 maggio ore 20,45 a Faenza, al Circolo Arci di Santa Lucia (via San Mamante, 69), il dibattito vedrà la presenza dell’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli e della consigliera regionale Manuela Rontini (presidente commissione Territorio, ambiente e mobilità dell’Assemblea legislativa), coordinate dalla segretaria del circolo Pd Santa Lucia Giovanna Martorano.

La formula è quella, ormai collaudata, degli OpenRegione, incontri organizzati periodicamente sul territorio per informare sull’attività regionale, ascoltando i cittadini e gli iscritti del Partito democratico.

“Abbiamo voluto intitolare questo appuntamento – spiega la consigliera Rontini – “sfide e opportunità” per il territorio faentino. Si tratta, oggi, di due aspetti strettamente legati. Sono tante, infatti, le occasioni da cogliere per chi lavora nell’agricoltura ma, al tempo stesso, ci sono criticità innegabili sull’articolazione di un bando che rischia di privilegiare alcuni territori a scapito di altri, a causa delle numerosissime domande. Per questo, condividendo i timori espressi dalle associazioni di categoria riunite nel Tavolo Verde, ho presentato un’interrogazione alla Giunta per sapere se non ritenga di adoperarsi per rimodulare le risorse del Psr e cosa intenda fare, per i prossimi bandi in uscita, per eliminare le disparità tra i diversi ambiti territoriali”.

I più recenti bandi frutto del Psr hanno stanziato 24 milioni di euro per le aziende agricole e 60 milioni per le agroindustrie. Ma il Piano di sviluppo rurale, di qui al 2020, ha risorse pubbliche per 1190 milioni di euro, in grado di movimentare investimenti fino a 2 miliardi di euro, destinati al sostegno all’imprenditoria giovanile, all’innovazione e sviluppo tecnologico, per l’approccio di filiera, la tutela della biodiversità, il contrasto al dissesto idrogeologico e ai cambiamenti climatici, la tutela delle risorse naturali e idriche, il miglioramento del territorio montano. Temi cruciali, sui quali gli imprenditori agricoli e i cittadini potranno confrontarsi liberamente con gli esponenti regionali nella serata del 2 maggio.

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