Sale slot e luoghi sensibili: serve un distanza minima

God's CountryResta alta l’attenzione della Regione sul tema, delicatissimo, del gioco d’azzardo. L’ultima sollecitazione arriva dai consiglieri regionali del Partito democratico, autori di una risoluzione per tenere lontane sale slot e centri scommessa dai luoghi sensibili, come le scuole.

In passato qualche Comune ci aveva già provato, scontrandosi con la giustizia amministrativa. Il Tar, infatti, aveva stabilito che c’è bisogno di una norma legislativa regionale per stabilire le distanze minime: “Per questo – commenta la consigliera Manuela Rontini, tra i firmatari della risoluzione – è doveroso modificare la legge regionale 5/2013, inserendo delle distanze minime tra sale slot e luoghi sensibili, al fine di arginare la piaga del gioco compulsivo, che porta alla rovina le persone e le famiglie”.

I numeri del fenomeno sono impressionanti: tra il 2010 ed il 2014 i Sert hanno registrato un incremento del 120 per cento nel numero di utenti presi in carico per dipendenze da gioco. Nel solo 2015 le persone con patologie di questo tipo viste dai Sert sono state 1300, mentre il giro d’affari nazionale del gioco d’azzardo legalizzato ha toccato ormai gli 85 miliardi di euro.

Per arginare le derive patologiche del gioco, la Regione ha messo in campo nel tempo diverse azioni, dalla campagna SlotFreER (le cui vetrofanie sono in ristampa), che ha dato il via ad incontri pubblici organizzati sul territorio con le associazioni, fino a norme più stringenti sulle sale da gioco. Tra queste, sanzioni per chi non osserva le disposizioni sul personale e l’allestimento delle sale, oltre a regole più rigorose per il rilascio delle licenze di apertura dei centri scommesse o sale da gioco, anche in assenza di opere edilizie.

“Entro l’estate – aggiunge Rontini – è in calendario l’approvazione del nuovo Testo Unico sulla Legalità. Anche in quella sede la Regione ha previsto interventi per la prevenzione dell’usura connessa al gioco d’azzardo patologico, in collaborazione con i centri antiusura. Sono in programma, poi, diverse collaborazioni con istituti scolastici per agire sulla prevenzione, mentre l’ultimo bilancio regionale ha destinato 150mila euro, tramite credito d’imposta, per azioni di promozione e sostegno degli esercenti che dismettono le attività di gioco d’azzardo”.

> Il testo della risoluzione

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