Incentivi ai locali che abbandonano le macchinette 

Gioco d’azzardo. Dalla Regione 150mila euro per sostenere gli esercizi “SlotFreER”.

Un sostegno dalle istituzioni a chi rinuncia alle macchinette mangiasoldi e mangiavita. Con un bando, rivolto alle amministrazioni comunali, per finanziare progetti di contrasto a quelle apparecchiature che, pur legali, riducono moltissime persone sul lastrico.

Il marchio “SlotFreeER”, una vetrofania da appendere negli esercizi pubblici aderenti, parla chiaro: “Dove il gioco d’azzardo non c’è si vive meglio”. Riservato, dal 2013, agli esercizi che si sono liberati dalla presenza di macchinette mangiasoldi, il marchio è affiancato ora da una dotazione economica di 150mila euro.

“Si tratta di risorse previste da un emendamento del Pd al bilancio di previsione 2016 – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – messe ora a disposizione dalla Giunta, tramite bando, a Comuni e Unioni di Comuni per progetti di contrasto ai fenomeni di dipendenza dal gioco d’azzardo lecito. Questi 150mila euro saranno destinati tanto agli esercenti pronti a dismettere slot e macchinette dal proprio locale, quanto a iniziative legate alla sensibilizzazione sugli effetti delle cosiddette ludopatie”.

I progetti, per essere ammessi al contributo, dovranno essere avviati dall’1 gennaio 2017 e concludersi entro il successivo 31 dicembre. Possono accedere ai finanziamenti azioni nei confronti di esercizi commerciali, pubblici esercizi, circoli privati e altri luoghi deputati che scelgono di aderire alla campagna regionale, richiedendo l’assegnazione del marchio SlotFreeER.

“Vogliamo riconoscere il ruolo sociale della scelta delle piccole imprese di far crescere la propria attività libera dal gioco d’azzardo. Una piaga – sottolinea la consigliera Pd, firmataria anche di una risoluzione per imporre una distanza minima tra sale slot e luoghi sensibili – che denunciamo da tempo e che in Emilia-Romagna consuma mediamente 1.800 euro pro capite ogni anno. La lotta alle dipendenze patologiche da gioco inizia con la sensibilizzazione e la prevenzione, ma con questa nuovo provvedimento abbiamo voluto anche dare un segnale ai privati che si attivano in prima persona per contribuire alla limitazione del fenomeno: anche questa è una misura concreta e innovativa che la Regione mette in campo per contrastare il gioco d’azzardo”.

I progetti devono essere inviati alla Regione, con posta certificata, entro il 31 ottobre 2016 all’indirizzo comtur@postacert.regione.emilia-romagna.it.

> Il testo del bando

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