Incentivi ai locali che abbandonano le macchinette 

Gioco d’azzardo. Dalla Regione 150mila euro per sostenere gli esercizi “SlotFreER”.

Un sostegno dalle istituzioni a chi rinuncia alle macchinette mangiasoldi e mangiavita. Con un bando, rivolto alle amministrazioni comunali, per finanziare progetti di contrasto a quelle apparecchiature che, pur legali, riducono moltissime persone sul lastrico.

Il marchio “SlotFreeER”, una vetrofania da appendere negli esercizi pubblici aderenti, parla chiaro: “Dove il gioco d’azzardo non c’è si vive meglio”. Riservato, dal 2013, agli esercizi che si sono liberati dalla presenza di macchinette mangiasoldi, il marchio è affiancato ora da una dotazione economica di 150mila euro.

“Si tratta di risorse previste da un emendamento del Pd al bilancio di previsione 2016 – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – messe ora a disposizione dalla Giunta, tramite bando, a Comuni e Unioni di Comuni per progetti di contrasto ai fenomeni di dipendenza dal gioco d’azzardo lecito. Questi 150mila euro saranno destinati tanto agli esercenti pronti a dismettere slot e macchinette dal proprio locale, quanto a iniziative legate alla sensibilizzazione sugli effetti delle cosiddette ludopatie”. Continua a leggere →

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Sale slot e luoghi sensibili: serve un distanza minima

God's CountryResta alta l’attenzione della Regione sul tema, delicatissimo, del gioco d’azzardo. L’ultima sollecitazione arriva dai consiglieri regionali del Partito democratico, autori di una risoluzione per tenere lontane sale slot e centri scommessa dai luoghi sensibili, come le scuole.

In passato qualche Comune ci aveva già provato, scontrandosi con la giustizia amministrativa. Il Tar, infatti, aveva stabilito che c’è bisogno di una norma legislativa regionale per stabilire le distanze minime: “Per questo – commenta la consigliera Manuela Rontini, tra i firmatari della risoluzione – è doveroso modificare la legge regionale 5/2013, inserendo delle distanze minime tra sale slot e luoghi sensibili, al fine di arginare la piaga del gioco compulsivo, che porta alla rovina le persone e le famiglie”.

I numeri del fenomeno sono impressionanti: tra il 2010 ed il 2014 i Sert hanno registrato un incremento del 120 per cento nel numero di utenti presi in carico per dipendenze da gioco. Nel solo 2015 le persone con patologie di questo tipo viste dai Sert sono state 1300, mentre il giro d’affari nazionale del gioco d’azzardo legalizzato ha toccato ormai gli 85 miliardi di euro. Continua a leggere →

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