Passi avanti nella semplificazione edilizia

La nuova legge regionale rende uniformi le procedure sul territorio

Meno complicazioni, pratiche più veloci, qualche certezza in più e qualche costo in meno: sono entrate in vigore le norme previste dalla nuova legge regionale sull’edilizia.

Approvata dall’Aula a fine giugno, la legge ha l’obiettivo di garantire tempi certi e modalità semplificate a chi (cittadini, tecnici e imprese) deve mettere mano a interventi di ristrutturazione e modifiche (anche grazie ad un migliore coordinamento tra Enti locali).

Viene rafforzato lo Sportello unico per l’edilizia, unificata la modulistica su tutto il territorio regionale, rese più facili e veloci le procedure, recependo la legge Madia nel campo della semplificazione.

Sono previsti poi tempi certi e modalità chiare nell’azione amministrativa: “Si tratta di previsioni di buon senso – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – indispensabili comunque per gestire città e territorio in una chiave di riuso e rigenerazione urbana, come ci accingiamo a fare con la nuova legge sull’urbanistica. Per fare questo è necessario che gli interventi sul patrimonio edilizio esistente siano agevolati da norme semplici, che assicurino la qualità dei progetti, che diano certezze su cosa e come fare, sulla velocità dei controlli delle pratiche edilizie, per facilitare la vita a tutti, dalle famiglie alle imprese passando per chi lavora nella pubblica amministrazione”.

La legge riforma la conferenza dei servizi, l’individuazione e la semplificazione dei regimi amministrativi (comunicazione, Segnalazione certificata di inizio attività, atto autorizzativo, espresso o suscettibile di silenzio assenso) e valorizza lo Sportello unico per l’edilizia e per le attività produttive, che si rafforza diventando interlocutore esclusivo di cittadini, imprese, ordini professionali. Questo a cominciare dalla riorganizzazione del ricevimento delle pratiche (immediata protocollazione alla consegna e ricevuta), con compiti di controllo in tempi certi. Inoltre, in coerenza con il Testo unico sulla legalità, sarà compito di chi lavora allo Sportello acquisire le comunicazioni antimafia per i lavori superiori a 150mila euro. Lo Sportello diventa poi il motore di raccordo e coordinamento tra tutte le amministrazioni che svolgono compiti di governo del territorio, facendosi carico del coordinamento dei meccanismi necessari per unificare e accelerare la raccolta di atti di competenza di altre amministrazioni (come nel caso della cosiddetta Scia unica) e il ricorso obbligatorio alla conferenza di servizi in forma semplificata, che potrà essere richiesta anche dal diretto interessato.

In tutto il territorio regionale saranno semplificate e uniformate le procedure: definizioni uniformi, modulistica ridotta e unificata, divieto di duplicazione negli strumenti comunali delle norme statali e regionali. A questi si aggiunge l’introduzione di un regolamento edilizio tipo e il glossario unico nazionale delle opere edilizie per tutti i Comuni.

Confermato anche l’obiettivo di creare una piattaforma unica digitale (con il supporto regionale per gli operatori comunali) da utilizzare obbligatoriamente per la presentazione delle pratiche edilizie e per la gestione degli atti.

È inoltre previsto il riordino dei titoli edilizi richiesti per i diversi interventi. La principale novità consiste nell’ampliamento degli interventi soggetti alla Cila (la Comunicazione di inizio lavori asseverata) che diventa il procedimento edilizio a valenza generale, e nelle modalità di controllo che devono riguardare almeno il 10 per cento di questi procedimenti nei tempi stabiliti dalla legge.

Ci sono novità anche per Scia e permesso di costruire: si stabilisce la possibilità di reiterare i termini d’inizio e fine lavori senza oneri, il permesso di costruire in deroga (anche per interventi di ristrutturazione di edifici privati), l’ampliamento delle varianti in corso d’opera senza richiedere un nuovo titolo edilizio, la riduzione dei casi in cui gli interventi sono soggetti alla valutazione della Commissione per la qualità architettonica e per il paesaggio, l’ampliamento delle tipologie di lavori esonerate dal costo di costruzione.

Semplificata anche la disciplina dell’agibilità degli edifici, che ora prevede la sola segnalazione da parte dell’interessato e la possibilità del rilascio anche a edifici non ristrutturati, purché siano soddisfatti i requisiti regionali su sicurezza antisismica e risparmio energetico.

Infine, nella legge si regolamentano le tolleranze costruttive, cioè le lievi difformità tra progetto e opera realizzata quando non c’è abuso edilizio. Queste facilitazioni sono particolarmente rilevanti per poter realizzare interventi di qualificazione edilizia e rigenerazione urbana, indispensabili per l’efficientamento energetico e il miglioramento della sicurezza sismica.

> Il testo della legge e la nuova modulistica
> Infografica sulla nuova legge

Condividilo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.