Farmaci inutilizzati, basta sprechi

Un protocollo per evitare che farmaci importanti, non scaduti e del tutto integri, prendano la via del cestino, andando incontro piuttosto alle necessità di chi è meno fortunato.

Il documento, firmato dalla Regione, Hera e Last Minute Market (società spin-off accreditata dell’Università di Bologna, che promuove la lotta allo spreco e la sostenibilità ambientale), vuole promuovere in tutta l’Emilia-Romagna delle buone pratiche sui farmaci, evitando gli sprechi e facendo arrivare alle persone in difficoltà le agognate cure, che siano antibiotici, analgesici o medicine per patologie cardiovascolari.

Forse non tutti sanno che, per legge, le confezioni di medicinali ancora valide, integre e correttamente conservate, ma che non si utilizzano più, possono essere recuperate e consegnate a organizzazioni senza fini di lucro, che hanno finalità umanitaria o di assistenza sanitaria.

Il percorso comune è iniziato nel febbraio scorso in Regione con il documento tecnico (rivolto alle Aziende sanitarie, ai farmacisti, alle associazioni e ai cittadini) “Indicazioni per il recupero dei farmaci inutilizzati e in corso di validità”. Un testo pensato per promuovere su tutto il territorio la riduzione dello spreco di farmaci, contenere i rifiuti, sostenere progetti di solidarietà sociale e, al tempo stesso, fornire indicazioni pratiche orientate a garantire qualità e monitoraggio delle attività.

Già nel 2012 Hera e Last Minute Market hanno avviato e implementato il progetto FarmacoAmico, con l’obiettivo di recuperare farmaci rimasti inutilizzati dai cittadini e destinarli ad organizzazioni non lucrative. Attualmente il progetto è attivo in 13 comuni della regione e sono più di cento le farmacie e una trentina le onlus coinvolte, oltre a diversi partner. Il protocollo, di durata triennale e rinnovabile, parte da queste buone pratiche per diffonderle sull’intero territorio regionale.

Con questa firma, Regione, Hera e Last Minute Market rafforzano così l’impegno per sostenere la riduzione dello spreco dei farmaci, il recupero di quelli non utilizzati, l’impatto negativo sull’ambiente riducendo la quantità di rifiuti che richiedono particolari sistemi di gestione.

Al tempo stesso puntano a sostenere i progetti del Terzo settore rivolti alla prevenzione dello spreco, a valorizzarne i risultati e promuoverne l’attivazione di nuovi; ma anche a organizzare iniziative per sensibilizzare le amministrazioni pubbliche e i cittadini.

> Il testo del protocollo

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