Nuovi strumenti per contrastare l’azzardo

Novità anche per appalti, corruzione, cultura della legalità

Distanze minime per sale scommesse, da gioco o con macchinette slot, rispetto ai luoghi sensibili. Le ha previste la Regione Emilia-Romagna con l’approvazione di un emendamento al “Testo Unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili”.

“Contrastare il gioco d’azzardo patologico non è semplice – commenta Manuela Rontini – lo dimostra il dilagare di sale per scommesse o macchinette degli ultimi anni. Ma la politica, per quanto di sua competenza, ha il dovere di trovare una soluzione a quella che è ormai divenuta una piaga sociale, con risvolti non solo socio-sanitari ma anche di rilevanza penale, dato che spesso si intrecciano con fenomeni di usura”.

Slot e sale da gioco dovranno trovarsi ad una distanza superiore a 500 metri (calcolati secondo il percorso pedonale più breve) dai luoghi sensibili: scuole di ogni ordine e grado, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semi-residenziali di tipo sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori. I Comuni potranno individuare comunque ulteriori luoghi da aggiungere alla lista.

Le nuove regole si applicano immediatamente per le sale di prossima apertura e per le slot di nuova installazione. Per quelle esistenti varranno dal rinnovo del contratto, della stipulazione di un nuovo contratto con un differente concessionario, o dell’installazione dell’apparecchio in altro locale. Per le sale da gioco esistenti sarà invece la Giunta regionale a stabilire con delibera (da emanare entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge) le modalità e le tempistiche dell’entrata in vigore del vincolo.

Il nuovo Testo unico contiene altre importanti previsioni, coordinando le tre leggi regionali esistenti in materia ed inserendo allo stesso tempo nuove modalità di prevenzione. Dal controllo sugli appalti all’estensione del rating della legalità e dell’elenco di merito (oltre al comparto edile), dalla sicurezza sul lavoro alla prevenzione della corruzione (riducendo le stazioni appaltanti).

“La sua approvazione – aggiunge Manuela Rontini – rende ancora più efficace l’attività di contrasto alle mafie della nostra Regione, inserendosi nel lungo percorso di promozione di politiche legate alla cultura della legalità e al contrasto della criminalità organizzata”.

Il provvedimento istituisce, inoltre, il tavolo regionale sui beni e le aziende sequestrati o confiscati alle mafie.

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