Fondi europei a rischio? L’Emilia-Romagna fa muro

Le politiche comunitarie oggi sono a rischio, non solo per gli influssi populisti e nazionalisti, ma per bocca della stessa Commissione europea che a seguito della Brexit sarebbe intenzionata tagliare sia la Politica di Coesione che la Politica agricola comune (Pac).

Con una risoluzione, approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa, l’Emilia-Romagna si prepara a dar battaglia in ogni sede istituzionale contro ipotesi di questo genere. Il documento, che vede come prima firmataria la consigliera Manuela Rontini, impegna l’Assemblea e la Giunta a battersi perché nella programmazione 2020-2027 non vengano tagliate risorse alle politiche comunitarie, facendo rete in questo senso con altre Regioni europee.

L’Emilia-Romagna dovrà poi contrastare tutte le tendenze accentratrici, volte a escludere le Regioni dalle scelte strategiche di programmazione, con un’attenzione particolare a Pac e Psr (Programma di sviluppo rurale).

“L’orientamento che sembra dominare per l’immediato futuro – commenta la consigliera Manuela Rontini – è preoccupante, perché non solo creerebbe enormi difficoltà al comparto agricolo, ma andrebbe anche a minare il ruolo di programmazione delle varie Regioni, soprattutto di quelle più efficienti ed efficaci nella programmazione e nell’utilizzo dei fondi europei come la nostra. Le Regioni oggi sono il cardine delle scelte di programmazione e investimento, secondo principi di sussidiarietà e prossimità. Anche la collaborazione tra i territori, ormai parte della quotidianità, rappresenta la vera essenza dello spirito europeista. Non possono essere messe in discussione”.

Per questo a livello europeo è nata “L’Alleanza per la Coesione”, della quale fa parte anche l’Emilia-Romagna, per continuare la collaborazione fra territori attraverso reti di Regioni, per definire in maniera più puntuale la strategia di investimenti di medio-lungo termine su temi sui quali l’Europa giocherà il proprio futuro.

> Il testo della risoluzione

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