Sull’azzardo la Regione vede e rilancia. L’Emilia-Romagna ha deciso di raddoppiare le risorse destinate ai Comuni per progetti di supporto legati al marchio “Slot Free E-R”, portandole a 300mila euro.
Il logo è operativo dal 2014 e da allora, con il crescente contributo delle istituzioni, si è diffuso “liberando” via via bar ed esercizi commerciali dalle macchinette mangiasoldi e mangiavita.
“Le prime risorse di contrasto all’azzardo, per iniziative di sensibilizzazione e per gli esercenti pronti a dismettere le slot, furono inserite nel bilancio di previsione 2016 grazie ad un emendamento del Pd – spiega la consigliera regionale Manuela Rontini –. Da allora il nostro impegno su questo fronte non è venuto meno. Lo stanziamento di 300mila euro, il doppio dell’anno precedente, è segno della determinazione della Regione su questo fronte. I limiti che abbiamo imposto a sale scommesse ed esercizi con macchinette, per tenerli lontani da scuole o luoghi sensibili, rientrano in quest’ottica. Spetta alla politica mettere dei paletti contro il dilagare dell’azzardo patologico, che ha effetti devastanti sulla vita di molte persone”.
Il nuovo bando, cui è possibile accedere solo tramite Pec, scadrà l’11 giugno prossimo. Potranno partecipare i Comuni singoli, aggregati o le Unioni di Comuni.
Ogni progetto, che dovrà concludersi entro la fine dell’anno, potrà ricevere al massimo 20mila euro. L’idea fondante dovrà essere il sostegno del marchio Slot Free E-R. I progetti potranno riguardare, dunque, l’informazione o la comunicazione (con eventi informativi, campagne di sensibilizzazione, iniziative culturali collegate alla diffusione e al sostegno del marchio) o azioni incentivanti rivolte ai luoghi che scelgono di aderire alla campagna (esercizi commerciali, pubblici esercizi, circoli privati e altri luoghi deputati all’intrattenimento) dismettendo gli apparecchi per il gioco d’azzardo lecito o che, pur avendone la possibilità, non ne hanno fatto richiesta.