Un altro passo avanti verso il riconoscimento Unesco della Vena del gesso

Appaiono immobili da migliaia di anni, eppure avanzano spedite verso il riconoscimento Unesco. Sono le aree carsiche gessose dell’Emilia-Romagna, candidate all’elenco italiano dei siti naturalistici patrimonio mondiale dell’umanità.

Il sito è costituito da varie aree carsiche, che si estendono dall’Appennino reggiano fino al Faentino (parco regionale della Vena del Gesso romagnola), tutte con peculiarità uniche a livello mondiale.

Il percorso di candidatura del progetto “Grotte e carsismo evaporitico dell’Emilia-Romagna” è stato condiviso di recente nella commissione Ambiente dell’Assemblea legislativa, presieduta dalla consigliera regionale Manuela Rontini, a cui sono intervenuti Massimiliano Costa (direttore dell’Ente parco e coordinatore della candidatura) e l’assessore regionale Paola Gazzolo. Qui è arrivato il primo via libera al protocollo d’intesa istituzionale della candidatura, che a seguito dell’approvazione in Giunta potrà ora continuare con rinnovato slancio il suo percorso.

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I gessi dell’Emilia-Romagna nelle proposte Unesco

La valorizzazione della geodiversità può offrire grandi opportunità al nostro territorio

fotografia di Marina Lo Conte CiaranfiProsegue il percorso, condiviso da diversi attori tra cui la Regione stessa, per aggiungere le aree carsiche gessose emiliano-romagnole all’elenco italiano dei siti naturalistici per il patrimonio mondiale dell’umanità.

Con un nuovo importante risultato, condiviso con soddisfazione dalla consigliera Manuela Rontini, presidente della commissione ‘Territorio Ambiente’ dell’Emilia-Romagna: “La Commissione nazionale italiana Unesco ha deciso di inserire il sito ‘Grotte e carsismo evaporitico dell’Emilia-Romagna’ nella tentative list, ossia la lista che racchiude i siti selezionati dagli Stati proponenti e ritenuti di eccezionale valore universale, adatti al successivo inserimento nella ‘World Heritage List’ dell’Unesco. Il sito, costituito da varie aree carsiche gessose che si estendono dall’Appennino reggiano fino al faentino, rappresenta un patrimonio tra i più significativi a livello mondiale. Il percorso sarà ancora lungo, ma già questo passo ci riempie di orgoglio”. Continua a leggere →

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