Semaforo verde al borsellino elettronico per i celiaci dell’Emilia-Romagna

La dematerializzazione dei buoni per i celiaci? Non è ancora completata ma, a breve, ci saranno novità importanti che semplificheranno loro la vita, con la trasformazione della Tessera sanitaria in una sorta di borsellino elettronico.

È positiva la risposta della Giunta regionale all’interrogazione presentata dalla consigliera Rontini. L’atto ispettivo, presentato a inizio anno, puntava il dito su di una digitalizzazione fatta a metà, con i buoni per l’acquisto dei prodotti senza glutine caricati sul Fascicolo sanitario elettronico ma spendibili solo una volta stampati e, per di più, dall’importo non frazionabile.

“La digitalizzazione avviata nel 2015 è stata importante – commenta Manuela Rontini – e ha evitato ai celiaci di ricorrere agli sportelli Ausl per il ritiro, oltre a comportare un importante risparmio nei costi di spedizione. C’è la necessità però di fare un salto di qualità, sulla scorta di quanto già intrapreso in Umbria, Lombardia e Puglia, permettendo ai celiaci di usare direttamente la Tessera sanitaria con microchip, senza vincoli di spesa. Per questo sono soddisfatta della risposta della Giunta alla mia interrogazione, che si faceva carico delle sollecitazioni delle associazioni dei celiaci per arrivare a una semplificazione dell’attuale sistema”.

Dalla Giunta regionale arriva un sostanziale semaforo verde alle richieste della consigliera faentina: “Nei prossimi mesi il budget buoni sarà accreditato direttamente sulla Tessera sanitaria, con la possibilità per il cittadino di controllare il saldo e autorizzare la spesa con un pin. L’assessorato regionale alla Sanità stima di completare il percorso di predisposizione dell’infrastruttura tecnica entro la fine dell’anno”.

Senza rivolgersi all’esterno (come fatto da altre Regioni), l’Emilia-Romagna svilupperà a tal fine una soluzione interna, integrabile con il Fascicolo sanitario elettronico, dove il cittadino potrà sempre consultare quanto speso ed il residuo disponibile.

La celiachia, da tempo, non è più considerata una malattia rara: l’intolleranza al glutine colpisce più di 16mila pazienti nella sola Emilia-Romagna, mentre i casi non diagnosticati sono stimati in numero almeno doppio. “Questo ulteriore passo nella dematerializzazione dei buoni semplificherà non poco la loro spesa quotidiana”.

> Il testo della risposta all’interrogazione

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