Reddito di solidarietà, tutto ciò che c’è da sapere

Al via la campagna informativa della Regione sul RES

Vademecum cartacei, locandine, manifesti e informazioni su Internet: l’Emilia-Romagna ha avviato una campagna informativa a tutto tondo sul reddito di solidarietà (Res).

Prima regione italiana a far partire questa rete di protezione per i più poveri, con l’approvazione di un’apposita legge in Assemblea legislativa nel dicembre scorso, l’istituzione mira a raggiungere le 20mila famiglie potenzialmente interessate dal provvedimento per mezzo della campagna “Tutti responsabili”.

“A disposizione del Res ci sono 35 milioni di euro l’anno – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – risorse impiegate non per assistere a fondo perduto, ma per rimettere in piedi chi oggi si trova in condizioni di grande disagio, dando l’opportunità di un reinserimento attivo nel mercato del lavoro e nella comunità”.

Pensato per chi, residente in Regione da almeno 24 mesi, presenta un Isee inferiore a 3mila euro, il Reddito di solidarietà prevede l’erogazione di benefici tra gli 80 e i 400 euro mensili, a condizioni ben precise.

Tutte le informazioni si trovano in primo luogo sul sito www.regione.emilia-romagna.it/res, pensato per fugare ogni dubbio tanto tra i potenziali beneficiari quanto tra chi, nel pubblico o nel terzo settore, si occupa di assistenza ai più poveri. Da come funziona la misura fino ai requisiti per accedere, da come fare per ottenere gli incentivi passando per chiarimenti sui progetti personalizzati di attivazione sociale e inserimento lavorativo, il portale è ricco di utili delucidazioni.

Slogan della campagna informativa è “Tutti responsabili”, che richiama il significato stesso del Reddito di solidarietà: un’assunzione di responsabilità da parte di istituzioni e cittadini nel sottoscrivere l’impegno a svolgere determinate attività. In particolare: mantenere i contatti con i servizi sociali; dedicarsi in modo assiduo alla ricerca del lavoro e accettare eventuali offerte; partecipare a corsi di formazione o riqualificazione professionale; mandare i figli a scuola, tutelare la propria salute e quella degli altri componenti della famiglia (azioni di prevenzione e cura).

Altro elemento della campagna è il logo veicolato mediante alcuni strumenti editoriali, come l’opuscolo e le locandine, pensati prevalentemente per un’informazione di base rivolta ai potenziali destinatari. Il logo contiene la freccia del simbolo ‘exit’ a suggerire il concetto di Res come via d’uscita dalla povertà.

> Il portale dedicato al Reddito di solidarietà

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