Permessi di costruire, tempi certi non solo sulla carta

Tempi di approvazione certi per il ottenere il permesso di costruire. Quella che dovrebbe essere la norma, una chiusura dell’istruttoria nel giro di 60 giorni, in troppi casi diventa l’eccezione a causa delle difficoltà degli uffici pubblici competenti in materia sismica.

Per questo alcuni consiglieri del Pd, primo firmatario Alessandro Cardinali, hanno presentato una interrogazione alla Giunta regionale: “Con questo documento vogliamo sapere se sia a conoscenza del problema – spiega Manuela Rontini, tra i firmatari dell’interrogazione – e conoscere quale sia il motivo dell’allungamento dei tempi delle istruttorie. Chiediamo inoltre quali iniziative la Giunta intenda intraprendere per risolvere il problema”.

L’Emilia-Romagna, in relazione alla situazione nazionale, è interessata da un grado di sismicità di tipo “medio”. La messa in campo di interventi di riduzione del rischio sismico è dunque un’attività indispensabile per una corretta pianificazione e gestione territoriale.

Già dal 2012 la Regione Emilia-Romagna ha semplificato i procedimenti in materia, adottando una modulistica uniforme a livello regionale relativa agli atti richiesti per la riduzione del rischio sismico.

Chiunque intenda eseguire lavori di nuova costruzione, recupero del patrimonio edilizio esistente e di sopraelevazione, relativi a edifici privati, ad opere pubbliche o di pubblica utilità e altre costruzioni, comprese le varianti sostanziali ai progetti presentati deve richiedere l’autorizzazione a costruire. L’articolo 12 della legge regionale 19/2008 fissa in sessanta giorni, dalla data di presentazione dell’istanza, il termine per l’approvazione.

Ad oggi, non sempre è così. La causa sarebbe da ricercare nel ridotto organico regionale dedicato a tali attività istruttorie e all’enorme carico di lavoro, per le strutture tecniche regionali competenti in materia sismica che prestano supporto tecnico a quei Comuni che hanno scelto di non esercitare le funzioni sismiche in maniera autonoma.

> Il testo dell’interrogazione

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