Calano gli incidenti e i morti sulle strade dell’Emilia-Romagna, avvicinando la regione all’obiettivo europeo di dimezzare i decessi sulle strade tra il 2010 e il 2020. Secondo i dati diffusi da Aci e Istat, lo scorso anno rispetto al 2013 sono diminuiti gli incidenti complessivi (17.455, -3,8 per cento), il numero di feriti (-4,1 per cento, pari ad un migliaio di persone) e quello dei morti (-4,9 per cento, 17 decessi in meno).
Solo il riminese, il reggiano e l’area metropolitana di Bologna registrano qualche decesso in più, con incidenti e ferimenti comunque in calo.
“Rispetto al 2010 – ha commentato l’assessore regionale ai trasporti Raffaele Donini – in Emilia-Romagna il calo in termini di mortalità è stato del 18 per cento. Un buon risultato, su cui continueremo a lavorare sia per rendere più sicure le nostre strade, a livello infrastrutturale, che per diffondere comportamenti corretti a tutela degli utenti più vulnerabili”.
Sui comportamenti è intervenuto anche Mauro Sorbi, presidente dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione: “L’educazione stradale è fondamentale per migliorare la ‘convivenza’ tra i diversi utenti. Sarebbe importante inserirla come materia di studio già a partire dalla scuola primaria”.
L’educazione, però, deve andare di pari passo con la repressione dei comportamenti più gravi: “In questo senso l’approvazione da parte della Camera, pochi giorni fa, del reato di omicidio stradale – ha commentato la consigliera regionale Manuela Rontini – è un atto molto importante. Attendiamo con impazienza l’approvazione definitiva, dopo al passaggio al Senato, di una legge attesa troppo a lungo. Non scordiamoci che, a fronte di un generale calo degli incidenti e del numero di morti su strada, a livello nazionale sono in aumento le persone uccise da guidatori ubriachi o sotto l’effetto di stupefacenti”.