Progetto di legge per concedere sgravi e fondi ai piccoli esercizi polifunzionali montani
Nelle realtà montane, o nei piccoli centri lontani dalle grandi vie di comunicazione, le piccole attività commerciali sono più che semplici negozi: rappresentano un presidio, un punto di riferimento per la popolazione, un servizio indispensabile a molti.
Ora un progetto di legge regionale (primo firmatario Alessandro Cardinali) punta a sostenere questi piccoli esercizi polifunzionali con finanziamenti e sgravi fiscali. I benefici si applicherebbero alle realtà di piccole dimensioni collocate “in realtà montane, rurali o dove è presente una rarefazione della rete commerciale”.
“Questo progetto di legge – spiega la consigliera regionale Manuela Rontini, tra i firmatari della proposta – si inserisce nel solco dei tanti provvedimenti presi dalla Regione in favore della montagna e delle aree meno popolate del nostro territorio. Per evitare un ulteriore spopolamento, pericoloso a livello ambientale e sociale, le istituzioni hanno il dovere di intervenire a più livelli. Il sostegno ai piccoli esercizi di queste zone, dunque, è solo l’ultimo tassello di una strategia di più ampio respiro”.
Al di fuori delle aree montane e rurali i benefici potranno riguardare anche i Comuni fino a 3mila abitanti, a patto che vi sia una rarefazione del sistema distributivo e che le superfici di vendita non superino i 250 metri quadrati.
Gli esercizi che, secondo il progetto di legge, potranno beneficiare dell’aiuto pubblico non sono semplici alimentari: l’articolato richiede che i “negozi siano di piccole dimensioni, polifunzionali e in cui il commercio al dettaglio e l’eventuale attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, siano esercitate unitamente ad altri servizi di interesse per la collettività, eventualmente in convenzione con soggetti pubblici o privati”.
Tra le azioni finanziabili figurano l’acquisto e la ristrutturazione di locali e aree, attrezzature, merci e innovazione tecnologica. A queste si aggiungono “la realizzazione di punti informativi e sportelli per la cittadinanza e la formazione di scorte necessarie alla realizzazione di programma di investimento”.
E per quanto riguarda gli sgravi fiscali, le “agevolazioni sono legate agli oneri di urbanizzazione nel caso di recupero e miglioramento edilizio, finalizzato all’insediamento dell’esercizio polifunzionale, alla concessione di immobili a titolo gratuito da parte dei Comuni per l’avvio delle attività e a contributi regionali una tantum per garantire la soglia di sopravvivenza”.
Due i casi di revoca dei contributi previsti: “Se non viene rispettata l’apertura annuale e se l’attività viene chiusa o trasferita senza aver avuto il consenso del Comune”.