Potenziare l’assistenza psicologica e ampliare l’organico dei professionisti pubblici della salute mentale

“L’aumento dei disturbi mentali causato dalla pandemia richiede di rendere strutturale il sostegno psicologico per i cittadini”. Presentata una risoluzione

Potenziare l’assistenza psicologica per i cittadini e promuovere la presenza dello psicologo nei presìdi locali dei Distretti Ausl e nelle Case di Comunità. È quanto chiede alla Giunta regionale, con una risoluzione, il Partito democratico dell’Emilia-Romagna.

“La necessità di supporto psicologico – spiega Manuela Rontini, firmataria dell’atto – è emersa come conseguenza della pandemia e delle difficoltà sempre maggiori provocate da situazioni di isolamento e solitudine forzata, dalla chiusura delle scuole, dei luoghi di lavoro e degli spazi di condivisione. L’incidenza di accessi al Pronto soccorso per disturbi di ansia e depressione, soprattutto fra i più giovani, è aumentata significativamente. In questi mesi si è sviluppata una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini e la volontà di discutere e affrontare pubblicamente il tema della salute mentale, ma molte persone non possono accedervi per ragioni economiche”.

“Come evidenziato di recente dall’assessore Donini, la Regione ha sempre creduto e investito nell’assistenza psicologica e, recentemente, attraverso un dialogo intrapreso dall’assessorato alla Sanità con l’Ordine regionale degli psicologi, è emersa la necessità di aumentare l’organico di professionisti psicologi attivi all’interno del Servizio sanitario regionale, attualmente 768, per rendere capillare l’offerta di assistenza su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna. La carenza di personale nel servizio pubblico, infatti, induce sempre più persone a rivolgersi a specialisti privati, le cui sedute possono variare da 40 a 60 euro anche arrivando a 200 euro: una spesa che non tutte le famiglie italiane sono in grado di affrontare e che, pertanto, viene spesso tagliata, a scapito della salute mentale”.

I dati diffusi dalla Giunta regionale evidenziano che nel corso del 2020, sul territorio dell’Emilia-Romagna, gli psicologi delle Aziende sanitarie locali hanno effettuato 9.654 consulenze, arrivate a 10.731 se si conteggiano gli interventi dedicati ai cittadini ricoverati e ai sanitari esposti in prima linea durante l’emergenza.

Ecco perché, con la risoluzione di cui è prima firmataria Nadia Rossi, i consiglieri chiedono di “impegnarsi a potenziare la figura dello psicologo delle cure primarie e di trasmettere l’atto ai parlamentari affinché si attivino per presentare proposte legislative che vadano nella direzione indicata”.

> Il testo della risoluzione

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