Infermieri e 118: la salute dei cittadini prima di tutto

Il centrosinistra in Regione presenta una risoluzione per valorizzare la professionalità degli infermieri.

Ambulance-ambulanza -118 emergency-FIAT Ducato 3° serieSe tra medici e infermieri volano scintille, a rimetterci non sono gli uni o gli altri ma tutti i cittadini. La cronaca di queste settimane segnala casi di esposti e procedimenti disciplinari, promossi da certi Ordini provinciali dei medici, nei confronti di alcuni dottori ‘rei’ di aver attribuito competenze, ritenute una prerogativa esclusiva, agli infermieri in servizio sulle ambulanze del 118.

Quando si parla di gestione delle emergenze, però, le persone da curare e assistere devono venire prima di tutto. Per questo all’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna il centrosinistra ha presentato una risoluzione (primo firmatario Giuseppe Paruolo, Pd) volta a valorizzare la professionalità degli infermieri.

Il documento da un lato rinnova la fiducia nei confronti degli infermieri e dei medici della regione, che con la loro professionalità hanno reso l’Emilia-Romagna un punto di riferimento internazionale, dall’altra impegna la Giunta a una serie di atti: “Chiediamo che si definiscano iniziative idonee per garantire una maggiore valorizzazione professionale agli infermieri – spiega la consigliera Manuela Rontini, tra i firmatari della risoluzione – nel giusto equilibrio tra i diversi ruoli, riconoscendo le esperienze pilota già in atto e indicando in modo certo le modalità di lavoro delle equipe di soccorso. L’obiettivo è quello di fornire ai cittadini il miglior servizio sanitario possibile, specie per quanto riguarda l’emergenza territoriale”.

Se dunque ci sono già sperimentazioni in corso, e queste migliorano il servizio, perché ignorarle o abbandonarle? Il fatto poi che gli infermieri possano, seguendo protocolli decisi dal medico responsabile, svolgere manovre utili a salvaguardare le funzioni vitali, non è certo una novità di oggi: lo prevede un decreto di 23 anni fa (Dpr 27 marzo 1992). Un motivo in più per far venire meno un braccio di ferro che oggi non giova ai cittadini emiliani e romagnoli.

> Il testo della risoluzione

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