E45 interrotta: danni incalcolabili, serve l’intervento del Governo

La chiusura della superstrada E45 (strada statale 3 bis tiberina) ha spaccato in due un pezzo di Paese, separando la Romagna dalla Toscana e dal resto dell’Italia centrale.

L’interruzione del traffico tra Canili di Verghereto e Valsavignone (a seguito del sequestro per accertamenti del viadotto Puleto, disposto della Procura di Arezzo a metà gennaio) sta causando danni notevoli all’economia della Valle Savio e dell’intera Romagna. I tempi di viaggio, per molte persone, sono passati da una decina di minuti a quasi un’ora e mezza lungo strade strette e innevate.

Sull’argomento è stata presentata nell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna un’interrogazione d’attualità a risposta immediata, che approderà in Aula martedì 29 gennaio: “La Regione si è attivata prontamente per stare accanto alle famiglie ed alle imprese, dichiarando lo stato di crisi regionale – commenta la consigliera Manuela Rontini, firmataria dell’interrogazione – ma spetta al Governo trovare una soluzione chiara all’emergenza, facendo fronte agli incalcolabili danni generati dalla chiusura di una delle principali arterie del Paese. Per questo chiediamo alla Giunta quali siano gli ulteriori aggiornamenti, stante anche la notizia, emersa a seguito di un sopralluogo effettuato dai consulenti della Procura, circa la possibile riapertura al solo traffico leggero”.

Una possibilità, questa, da leggere in chiaro-scuro: “Un’eventuale riapertura dell’arteria ad esclusione dei mezzi pesanti – continua la consigliera Rontini – andrebbe incontro alle difficoltà dei pendolari e degli studenti, ma non farebbe venir meno le difficoltà delle imprese e dell’intero tessuto economico. Ora è importante che anche il vicepremier Di Maio, ministro del Lavoro, raccolga l’appello fatto dai sindaci per garantire da subito ammortizzatori sociali per le imprese e i lavoratori che gravitano attorno alla E45. Il Governo faccia la sua parte senza bloccare interi territori”.

> Il testo del Question time

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