Stop ai rifiuti nell’Adriatico

Attrezzare i porti per il conferimento dei rifiuti raccolti in mare e prevedere benefici economici per i pescatori impegnati in opere di pulizia. Presentata una risoluzione.

wet sandIl Mare è una risorsa turistica e ittica, ecco perché la consistente presenza di rifiuti sul suo fondale (si stima che nel Mediterraneo vi siano disseminate oltre 500 tonnellate di materiali, tra plastica, vetro e alluminio) si traduce in un immediato danno ambientale ed economico, oltre che un pericolo per la navigazione. Spesso gli addetti ai lavori liberano gli scarti di lavorazione (come le cosiddette ‘calze in plastica’, che servono per far attecchire le cozze) in mare: se ne possono trovare residui lungo le battigie, ma molte di più sono quelle che rimangono sul fondo marino.

“Lungo i 120 km di costa dell’Emilia-Romagna sono presenti diversi porti che accolgono una nutritissima flotta peschereccia composta da barche dedite a varie tecniche di pesca, fra cui quella a strascico, adatta a fondali bassi e sabbiosi come quelli del nostro mar Adriatico. Le modalità di questa tecnica fanno sì che, insieme al pescato, i pescherecci raccolgano quotidianamente anche una notevole quantità di rifiuti (circa 50 kg al giorno, ciascuno), puntualmente ributtati a mare poiché non esistono punti di conferimento”. Continua a leggere →

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