Bando periferie: Governo banderuola, progetti al palo

Oltre 120 milioni a rischio per l’Emilia-Romagna di cui 12,8 milioni a Ravenna

Il Governo del cambiamento ha di nuovo cambiato idea: restano bloccati i soldi che hanno tolto al bando periferie: 1,6 miliardi di euro in Italia, 120 milioni per l’Emilia-Romagna. Questo nonostante l’impegno assunto dal Capo del Governo Giuseppe Conte appena una settimana fa. Una giravolta, l’ennesima, che ha fatto abbandonare il tavolo di trattative ai Comuni italiani: l’Anci ha sospeso le relazioni istituzionali con il Governo.

“Siamo di fronte ad un vero e proprio furto ai danni delle comunità, è impensabile che il Governo scippi ai territori fondi che garantiscono sicurezza e miglioramento della vita dei cittadini – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini –. Proprio per ribadire il sostegno ai Comuni nella battaglia per il bando periferie avevamo chiesto, attraverso una risoluzione (prima firmataria la consigliera Nadia Rossi), l’impegno della Regione in tutte le sedi istituzionali affinché gli enti locali non fossero privati delle risorse necessarie per rendere più sicure e vivibili le aree urbane che soffrono situazioni di degrado economico e sociale. Così non è stato: non solo il Milleproroghe non è stato modificato, ma il Presidente del Consiglio ha fatto dietrofront sull’impegno di correggere per decreto la questione”.

“A Ravenna – aggiunge la consigliera Rontini – i fondi per le periferie prevedevano interventi di riqualificazione urbana, sia pubblici che privati, per quasi 13 milioni di euro, destinati al progetto “Ravenna in Darsena: il mare in piazza”. Un’opera ora impantanata a causa dell’incertezza romana. I Comuni sono stati negli ultimi anni l’architrave per la revisione della spesa pubblica nazionale. Lega e Movimento 5 stelle, con questi tagli, stanno buttando al vento progetti importanti per i nostri territori, nel tentativo di racimolare un po’ di soldi per mantenere vive le loro mirabolanti promesse elettorali”.

> Il testo della risoluzione

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