Spiagge, salvaguardare le professionalità ed esperienze acquisite

La bocciatura, da parte della Corte di Giustizia europea, della proroga al 2020 delle concessioni delle spiagge aveva messo in fibrillazione un intero settore. Il pericolo concreto era quello di una gigantesca “asta di massa”, una procedura (ai sensi dell’ormai celebre direttiva Bolkestein) che non tenesse in alcuna considerazione gli investimenti effettuati negli anni da chi opera con professionalità sul litorale.

Nei giorni scorsi è arrivata la norma urgente, approvata dalla commissione Bilancio della Camera, che consente di salvaguardare le concessioni attuali fino all’entrata in vigore della nuova le legge sul demanio marittimo e dei relativi decreti attuativi.

Si tratta di una norma-ponte, sollecitata a gran voce anche dalla Regione Emilia-Romagna: “La nuova legge – ha spiegato l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini – dovrà prevedere un adeguato e congruo periodo transitorio, il riconoscimento del valore commerciale delle imprese in grado di tutelare gli investimenti effettuati, una quantificazione dei canoni non basata sui valori dell’Osservatorio del mercato immobiliare e, soprattutto, una lunga durata delle concessioni. Inoltre, dovrà essere salvaguardata la professionalità e l’esperienza acquisita nell’ambito della gestione delle concessioni demaniali turistico-ricreative”.

In Emilia-Romagna sono circa 1500 le imprese toccate dalla norma, società che occupano migliaia di lavoratori e sono un patrimonio di competenza, innovazione e qualità dell’offerta turistica. Da dieci anni, dal varo in sede comunitaria della direttiva Bolkestein, vivono con il fiato sospeso. La riforma in cantiere dovrà tenerne conto.

Il nostro impegno, al loro fianco, non verrà meno.

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