Una semplice manovra può salvare la vita ai bambini. Al via una campagna regionale di informazione.

Basta davvero poco per mettere in pericolo un bambino e altrettanto poco per salvarlo. Un boccone di cibo, un pezzo di gioco o un piccolo oggetto infilato erroneamente in bocca, che vanno ad ostruire le vie aeree, sono responsabili del 27 per cento dei decessi accidentali nei minori (circa 50 bambini ogni anno in Italia).

Per questo la Regione Emilia-Romagna ha deciso di realizzare, finanziandolo con 100mila euro, un progetto specifico per tutti i servizi educativi e le scuole dell’infanzia, nell’ambito di un più ampio contesto di azioni finalizzate a promuovere la salute e la sicurezza dei più piccoli.

Saranno organizzati corsi di formazione e aggiornamento, con specifici materiali informativi per preparare le persone a gestire l’emergenza, a partire dall’esecuzione delle manovre anti-soffocamento.

“La prevenzione non può che partire dai luoghi dove i più piccoli trascorrono molte ore, come asili nido e materne – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – ma questa campagna informativa vuole raggiungere tutti i cittadini, genitori e nonni compresi. Basta davvero poco per salvare una piccola vita e tutti dobbiamo essere pronti a intervenire in caso di pericolo”.

Rivolti agli addetti al primo soccorso dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia, i corsi puntano a far acquisire, o rafforzare, le capacità d’intervento pratico per la disostruzione delle vie respiratorie: è fondamentale, infatti, conoscere le manovre da eseguire in caso di rischio di soffocamento in seguito all’introduzione di un corpo estraneo nelle vie aeree dei bambini. Al termine del corso sarà rilasciato un attestato valido anche nel contesto della formazione obbligatoria di queste figure.

I corsi saranno organizzati da una serie di associazioni che, dopo aver partecipato a una selezione pubblica condotta dall’Azienda Usl-Irccs di Reggio Emilia (referente per l’attuazione del progetto a livello regionale), si sono aggiudicate la realizzazione.

In Romagna, la Pubblica Assistenza Città di Faenza terrà corsi nella provincia di Ravenna; la Croce Rossa Italiana di Forlì nella provincia di Forlì-Cesena e l’Anpas Emilia-Romagna di Bologna terrà corsi nella provincia di Rimini. Saranno le associazioni stesse a inviare nei territori ogni comunicazione utile agli aspetti organizzativi dei corsi (sedi, date, programma).

Oltre ai corsi sono stati realizzati anche materiali informativi sulla prevenzione del soffocamento da corpo estraneo e sulle principali manovre di disostruzione delle vie respiratorie, che saranno distribuiti nelle sedi dei nidi e delle scuole dell’infanzia, e pubblicati sul sito della Regione Emilia-Romagna a disposizione di tutti gli interessati.

In caso di ostruzione totale delle vie aeree, se il bambino è ancora cosciente chi lo soccorre deve eseguire la manovra di Heimlich, che si pratica oltre i 12 mesi di età. Dopo essersi collocati alle spalle del bimbo, bisogna cingerlo con le braccia e praticare una pressione addominale intensa sotto il diaframma, così da spingere verso l’alto l’aria residua e determinare un brusco aumento di pressione intratoracica, come un “colpo di tosse artificiale”. In genere questa manovra riesce a liberare le vie aeree dal corpo estraneo; se ciò non dovesse accadere e il bambino perde coscienza, occorre chiamare immediatamente il 118 e iniziare le manovre di rianimazione fino all’arrivo dei soccorsi.

> La disostruzione delle vie aeree nel bambino fino a 1 anno

> La disostruzione delle vie aeree nel bambino sopra l’anno

> Locandine prevenzione soffocamento bimbi

[Foto CC]

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