Un po’ condomìni, un po’ alberghi: luce verde in Emilia-Romagna ai Condhotel

Appartamenti privati e camere tradizionali per turisti, tutto nello stesso stabile. Con l’occasione di riqualificare strutture datate e, caso unico in Italia, anche le vecchie colonie marine o montane.

Scenari possibili in Emilia-Romagna grazie all’approvazione in Assemblea legislativa della legge sui Condhotel, formula ricettiva mista già presente in molti paesi europei. Gli albergatori potranno vendere parte delle camere del proprio albergo trasformandole in appartamenti privati. Le somme incassate andranno poi investite nel miglioramento dei servizi e nella qualificazione delle strutture.

“La riqualificazione è l’asse portante della legge urbanistica regionale varata a fine 2017 – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini, presidente della commissione Territorio Ambiente e Mobilità dell’Assemblea legislativa – e la nuova legge sui Condhotel si inserisce perfettamente nel suo solco. Si stimola la riqualificazione dell’esistente e, nel caso delle colonie, si combatte il degrado di molti centri della riviera che si trovano ad aver a che fare con strutture abbandonate da tempo. Un modo per rigenerare gli spazi urbani e renderci più accoglienti agli occhi dei turisti, il tutto senza consumare nuovo suolo”.

Gli alberghi però non dovranno snaturarsi nell’operazione: la superfice destinata alla vendita ai privati non potrà superare il 40 per cento del totale. I proprietari dei nuovi appartamenti potranno poi godere dei servizi dell’albergo (come il portiere) ma solo se distanti meno di 200 metri dalla reception (nel caso di alberghi con più immobili), e rendere eventualmente disponibile la propria abitazione in certi periodi ai clienti dell’albergo.

Ora la palla passa ai Comuni che dovranno recepire le nuove norme. Si prevedono comunque tempi rapidi, grazie alle modalità semplificate previste dalla legge per l’adeguamento degli strumenti urbanistici. Per le aree da sottoporre a particolare tutela i Comuni possono prevedere requisiti di maggiore qualità per servizi e strutture.

> Il testo della legge

[Foto CC]

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