Tartufi, nuove regole in Emilia-Romagna

Cambiano in Emilia-Romagna, dopo 25 anni, le norme sulla raccolta ed il commercio dei tartufi. Con l’approvazione di una nuova legge in materia viene semplificato il calendario, unico sul territorio regionale dal 2017, aumenta la validità dei tesserini da raccoglitore (da 6 a 10 anni) e viene ampliato l’orario di raccolta, legandolo all’aurora e al crepuscolo.

“Entro la fine dell’anno – spiega la consigliera regionale Manuela Rontini – si potranno svolgere gli esami per l’abilitazione alla raccolta, con modalità omogenee in tutte le province. Un ordine del giorno, di cui sono prima firmataria, impegna poi la Giunta ad attuare tutte le possibili sinergie per rafforzare la vigilanza in materia, favorendo il coordinamento tra i diversi corpi di polizia e rafforzando la possibilità di avvalersi dell’associazionismo di settore e di altri soggetti esperti, per rendere più agevole l’individuazione di illeciti e sicura la somministrazione delle sanzioni previste”.

L’Ordine del giorno riconosce, di fatto, le istanze delle Associazioni che, in udienza conoscitiva, avevano evidenziato e denunciato una preoccupazione legata ai comportamenti irrispettosi delle modalità e dei limiti posti dalla legge alla raccolta (con rischi per la salute e danni ai cercatori che, invece, agiscono correttamente).

Un atto della Giunta interverrà prossimamente per definire le modalità di incremento delle tartufaie (rispetto alle 250 presenti oggi in regione). La legge istituisce poi una Consulta regionale per la tutela e valorizzazione del tartufo, al posto delle vecchie consulte provinciali.

Nel testo è presente inoltre una “clausola valutativa” triennale, che obbliga la Giunta a presentare aggiornamenti sull’attuazione della norma alla commissione competente.

> Il testo dell’Ordine del giorno approvato

> Infografica sulla nuova disciplina

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