Rifiuti o sottoprodotti? Continua l’impegno del Pd per chiudere il cerchio

Dalla Regione Emilia-Romagna all’Europa: al lavoro per ridurre la produzione dei rifiuti.

Visita all'impianto di selezione e recupero rifiuti di HeraLe consigliere regionali Pd Manuela RontiniLia Montalti, rispettivamente presidente della Commissione Ambiente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna e relatrice della nuova legge regionale sui rifiuti, proseguono il lavoro iniziato con l’approvazione della riforma, insieme all’eurodeputato romagnolo Damiano Zoffoli.

“La legge sui rifiuti recentemente approvata in Regione – affermano Rontini e Montalti – pone come obiettivo la realizzazione di un’economia circolare. Per far questo è fondamentale ridurre la produzione dei rifiuti, ed uno dei passi principali è definire con chiarezza le filiere del riutilizzo e del recupero, in particolare per quel che riguarda i sottoprodotti delle aziende”.

La norma regionale prevede un impegno chiaro e immediato: già nei prossimi mesi, infatti, la Regione Emilia-Romagna attiverà un coordinamento permanente con le associazioni di categoria finalizzato all’individuazione da parte delle imprese dei sottoprodotti per favorire il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione dei rifiuti prodotti. Continua a leggere →

Condividilo:

Termovalorizzatori, accordo con Hera e Iren per limitare l’utilizzo degli impianti

Vecchio e nuovo

Raggiunta l’intesa tra Regione Emilia-Romagna e gestori degli impianti di termovalorizzazione Hera e Iren: tutti d’accordo nel limitare l’utilizzo degli impianti dimensionati per assicurare esclusivamente l’autosufficienza regionale, secondo le esigenze dei rispettivi ambiti territoriali di gestione.

I rifiuti urbani da fuori Regione, potranno essere trattati, nei limiti delle autorizzazioni esistenti o risultanti dalle valutazioni di impatto ambientale, esclusivamente per eventuali emergenze di durata limitata in un’ottica di solidarietà fra territori previa autorizzazione della Regione Emilia-Romagna.

Con questo accordo si superano le preoccupazioni dei cittadini e degli Enti locali conseguenti alle applicazioni dell’art. 35 del decreto Sblocca Italia. La Regione sta continuando il dialogo con il Governo e i parlamentari emiliano-romagnoli affinché una nuova strategia nazionale di gestione dei rifiuti si ispiri a questo senso di responsabilizzazione dei territori e delle aziende. Continua a leggere →

Condividilo:

Rifiuti, la rivoluzione parte dall’Emilia-Romagna

Tariffazione puntuale e incentivi ai Comuni virtuosi che inviano meno rifiuti allo smaltimento, gli strumenti del progetto di legge.

Arte o rifiuti?Una nuova visione nella gestione dei rifiuti, per promuovere il riciclaggio e la prevenzione; uno strumento operativo per arrivare entro cinque anni, come stabilito, anche tramite tariffazione puntuale e incentivi ai Comuni virtuosi, agli obiettivi prefissati di raccolta differenziata al 73%, riduzione del 25% della produzione pro-capite dei rifiuti urbani, riciclaggio al 70%, contenimento delle discariche e autosufficienza regionale.

La Giunta dell’Emilia-Romagna, dopo il Piano regionale dei rifiuti (varato nella scorsa Legislatura, ma non ancora adottato, il cui iter arriverà a conclusione nel prossimo autunno), ha approvato un progetto di legge con cui segna un’ulteriore importante tappa del percorso di gestione dei rifiuti, verso il 2020: il testo, coerente con gli obiettivi comunitari, è stato costruito assieme alla società regionale e con il contributo di 60 Consigli comunali e 1 Amministrazione provinciale (che avevano predisposto e depositato in Assemblea legislativa due proposte di iniziativa popolare). Continua a leggere →

Condividilo:

Stop ai rifiuti nell’Adriatico

Attrezzare i porti per il conferimento dei rifiuti raccolti in mare e prevedere benefici economici per i pescatori impegnati in opere di pulizia. Presentata una risoluzione.

wet sandIl Mare è una risorsa turistica e ittica, ecco perché la consistente presenza di rifiuti sul suo fondale (si stima che nel Mediterraneo vi siano disseminate oltre 500 tonnellate di materiali, tra plastica, vetro e alluminio) si traduce in un immediato danno ambientale ed economico, oltre che un pericolo per la navigazione. Spesso gli addetti ai lavori liberano gli scarti di lavorazione (come le cosiddette ‘calze in plastica’, che servono per far attecchire le cozze) in mare: se ne possono trovare residui lungo le battigie, ma molte di più sono quelle che rimangono sul fondo marino.

“Lungo i 120 km di costa dell’Emilia-Romagna sono presenti diversi porti che accolgono una nutritissima flotta peschereccia composta da barche dedite a varie tecniche di pesca, fra cui quella a strascico, adatta a fondali bassi e sabbiosi come quelli del nostro mar Adriatico. Le modalità di questa tecnica fanno sì che, insieme al pescato, i pescherecci raccolgano quotidianamente anche una notevole quantità di rifiuti (circa 50 kg al giorno, ciascuno), puntualmente ributtati a mare poiché non esistono punti di conferimento”. Continua a leggere →

Condividilo: