L’entusiasmo dei giovani per il SÌ

generazionesi-faenzaFondato il nuovo comitato “GenerazioneSì Faenza”. Un gruppo eterogeneo di giovani di differente formazione ed esperienza, alcuni ancora studenti delle scuole superiori, accomunati da un forte senso civico e dalla convinzione che questa Riforma costituzionale sia una occasione di cambiamento da non perdere per il nostro Paese.

“Siamo una ventina di ragazzi e ragazze tra i 16 e i 35 anni, alcuni già impegnati nel contesto politico locale, altri estranei a qualsiasi forma di militanza diretta. Vogliamo animare il dibattito locale sui temi referendari sui quali saremo chiamati ad esprimerci il 4 dicembre, divulgando le ragioni essenziali per la scelta del Sì al referendum e i motivi che ci spingono a farlo” spiegano i fondatori. Continua a leggere →

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Il Regno Unito lascia, l’Europa rilancia

Dalla Brexit può arrivare la scossa per costruire gli Stati Uniti d’Europa.

foto_bandiera UE dopo BrexitQuesta mattina ci siamo svegliati con una notizia amara, l’esito del voto britannico sulla cosiddetta “Brexit”.

Non si può ancora dire, con certezza, a cosa condurrà la scelta del Regno Unito di lasciare l’Unione europea. Si può e si deve, comunque, pretendere uno scatto d’orgoglio dalle istituzioni europee, additate per decenni come facile capro espiatorio dai politici degli Stati membri.

Cercando di accontentare tutti gli Stati, in infinite mediazioni, l’Europa ha finito per perdere la propria anima. I bilancini e gli equilibri hanno preso troppo spesso il posto degli slanci e dei grandi ideali che portarono, negli anni ’50, alla nascita delle prime Comunità europee.

In troppi hanno dato per scontate, banalizzandole, le conquiste faticosamente ottenute in decenni di lavoro. Ora, oltre Manica, le lancette della Storia torneranno indietro e potranno essere ripristinati dazi, dogane, restrizioni alle imprese e all’accesso dei lavoratori non britannici. Continua a leggere →

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Dico Sì al futuro dell’Italia

Il referendum costituzionale offre la possibilità, storica, di rinnovare le istituzioni rimettendo in moto il nostro Paese

Foto di gruppo, in piazza a Faenza, al banchetto #bastaunSìChe la nostra Costituzione sia “la più bella del mondo” lo credo anch’io. Di più, ne sono fermamente convinta. I suoi valori, il quadro dei diritti e doveri, i disegni di inclusione e promozione sociale, non temono l’usura del tempo e, anzi, sono più che mai attuali.

Ma quando parliamo di questo parliamo della prima parte della nostra Carta fondamentale. C’è una seconda parte, quella dei poteri delle istituzioni, che ha bisogno di una revisione radicale, per superare criticità note a tutti da decenni. La Riforma costituzionale mira proprio a questo, a rendere più snelle ed efficienti le istituzioni repubblicane. Non si tratta di temi astratti: da Governi stabili e processi legislativi migliori discendono benefici per tutti i cittadini.

Per ottenere questo, la Riforma prevede diverse importanti novità. Come il superamento del bicameralismo “perfetto”, che ha visto fino ad oggi Camera e Senato avere gli stessi compiti e rimpallarsi le leggi in lunghi ping-pong (spesso conclusisi con un nulla di fatto).

In futuro solo la Camera voterà la fiducia al Governo e approverà la maggior parte delle leggi, mentre il nuovo Senato (ridotto a 100 componenti, a titolo gratuito) garantirà un raccordo con gli enti locali e interverrà sulle leggi che li riguardano, quelle costituzionali e quelle comunitarie.

Per dare un ordine di grandezza, se la Riforma costituzionale fosse già stata in vigore nella legislatura attuale (partita a marzo 2013) il Senato avrebbe esaminato solo il 3,8 per cento delle proposte di legge. Continua a leggere →

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