Inaugurato il nuovo pronto soccorso dell’ospedale di Faenza

Taglio del nastro, sabato 9 novembre, per il rinnovato pronto soccorso dell’ospedale di Faenza.

Un cantiere che si è protratto più del previsto anche a causa di qualche ritrovamento archeologico, ma che ha consegnato alla città manfreda un punto di prima accoglienza di tutto rispetto: nuovo bancone triage, area bambini e area ristoro, zona di visita e osservazione separata dalla sala di attesa, sei ambulatori comunicanti, sala radiologica e collegamento rapido con la diagnostica maggiore, la terapia intensiva e la medicina d’urgenza. Il tutto sarà accessibile entro la fine del mese di novembre.

“La struttura che inauguriamo vede quasi 10mila metri quadri rinnovati tra spazi interni ed esterni – ha commentato il presidente della Regione Stefano Bonaccini – ambienti resi funzionali da un investimento di quasi 5 milioni di euro, di cui 3,75 milioni derivano direttamente da fondi regionali. Questo tassello di vitale importanza per l’ospedale è stato pensato per la funzionalità di chi ci lavora e per il comfort dei pazienti. Ma non ci limitiamo alle opere, dato che vogliamo procedere con nuove assunzioni di personale in sanità”.

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A pieno regime i punti nascita di Faenza e Lugo

Manuela Rontini e Giovanni MalpezziUn punto fermo sui punti nascita di Faenza e Lugo: non solo il loro futuro è garantito, ma la funzionalità di questi è tornata a pieno regime. La notizia, messa nero su bianco dall’Ausl Romagna in una propria circolare già effettivamente operativa, è stata data oggi a Faenza in conferenza stampa dal sindaco Giovanni Malpezzi e dalla consigliera regionale Manuela Rontini: “La Regione, in risposta ad un mio question time, aveva già escluso nel 2016 ogni ipotesi di chiusura per bocca dell’assessore alla Sanità Sergio Venturi – ha spiegato Rontini –. Oggi, al termine di un percorso di sperimentazione nel quale buona parte dei cesarei è stata programmata a Ravenna, anche questo tipo di nascite torna a pieno titolo a Faenza e Lugo”. Continua a leggere →

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Servono percorsi di cura adeguati per i malati di Sla

Interrogazione sull’assistenza all’ospedale di Faenza

In provincia di Ravenna circa 40 malati di Sla (Sclerosi laterale amiotrofica) non possono usufruire di percorsi di cura adeguati. Questo perché non dispongono di percorsi codificati Pdta (Percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale) in ambito sia intra-ospedaliero che extra-ospedaliero, cosa che causa loro notevoli disagi. E questa malattia neurologica, rara e degenerativa, vede ogni anno due o tre nuovi casi ogni 100mila abitanti.

Il dato emerge da un’interrogazione alla Giunta presentata dalle consigliere regionali Manuela Rontini (Pd) e Silvia Prodi (Mdp), che hanno rilanciato un ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale di Faenza. Continua a leggere →

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Ospedali di Faenza e Lugo: molte conferme importanti, ma serve di più

Ospedale di FaenzaLa seduta odierna della commissione Sanità della Regione è stata tutta dedicata all’Ausl Romagna e, in particolare, agli ospedali di Faenza e Lugo.

È stata approvata una risoluzione del Partito democratico, a firma dei consiglieri regionali Mirco Bagnari, Gianni Bessi e Manuela Rontini, per rafforzare la sinergia organizzativa tra gli ospedali di Lugo e Faenza, conservare le attuali prestazioni e specialità dei presidi (compresi i punti nascita), garantire a Faenza la continuità assistenziale pediatrica nelle 24 ore (completando la copertura dell’organico), rafforzare la medicina territoriale e assicurare la piena partecipazione degli enti locali nella programmazione sanitaria, nonché nella verifica dei risultati e nel monitoraggio dell’andamento del processo di riorganizzazione. Continua a leggere →

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Illustrato il progetto di riorganizzazione della Pediatria di Faenza

Verrà assicurata l’assistenza pediatrica notturna nell’ospedale faentino.

foto_incontro col comitato Giù le mani dalla pediatriaSi è svolto ieri sera nella sede del Comune di Faenza un incontro, organizzato dal sindaco Giovanni Malpezzi, fra la Direzione Generale dell’Ausl Romagna e i rappresentanti del Comitato “Giù le mani dalla Pediatria”, per fare il punto sul nuovo progetto di riorganizzazione dell’attività della Pediatria, proposto dall’Ausl, che sarà operativo nel più breve tempo possibile e comunque non oltre il 1° ottobre.

Le nuove modalità operative, illustrate dal direttore sanitario Giorgio Guerra, prevedono la possibilità per i bambini che, dopo l’accesso al pronto soccorso necessitino di terapie o di sorveglianza sanitaria, di essere presi in carico secondo un modello di osservazione breve fino ad un massimo di 36 ore e che prevede la presenza continuativa di personale infermieristico in possesso di competenze specifiche in ambito pediatrico e l’assistenza medica da parte del pediatra. Quest’ultimo è presente in struttura dalle 8 alle 20 e interviene in regime di pronta disponibilità, in orario notturno.

Eventuali situazioni di emergenza/urgenza che potrebbero verificarsi in orario notturno saranno garantite attraverso la presenza h24 di un medico rianimatore, secondo le modalità previste nelle esistenti procedure dell’emergenza intraospedaliera. Continua a leggere →

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