Parrucche ai malati oncologici: la Giunta regionale ha accolto le richieste

Non una frivolezza, ma un supporto ulteriore nella strada verso la guarigione. Per i malati oncologici le parrucche non hanno solo una valenza estetica. Per questo, il mese scorso, all’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna era stata depositata una risoluzione per impegnare la Giunta a stanziare risorse a questo scopo.

Un appello prontamente raccolto: “Un risultato importante, in special modo per le donne, che vede finalmente equiparate le parrucche per i pazienti sottoposti a chemioterapia o radioterapia a dei veri presidi sanitari, lenendo il loro disagio psicologico” commenta la consigliera regionale Manuela Rontini, firmataria del documento.

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Parrucche gratuite ai malati gravi: l’impegno dell’Emilia-Romagna

Ci sono malati gravi, come quelli che lottano contro le malattie autoimmuni o chi si sottopone a terapie contro il cancro, ai quali il sistema pubblico non concede un presidio sanitario importante e a torto sottovalutato: la parrucca.

“Non si tratta di frivolezze estetiche, ma di una necessità per chi, in primo luogo donne e bambini, deve sottoporsi a trattamenti che comportano la perdita totale dei capelli – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – trovandosi in una situazione di ulteriore sofferenza psicologica. Per questo ho sottoscritto una risoluzione per impegnare la Giunta a stanziare dei contributi rivolti alle persone con questo tipo di problema”.

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I malati oncologici non devono essere penalizzati sul lavoro

Più tutele sul versante lavorativo per i lavoratori malati di cancro, già costretti a terapie lunghe e spossanti. Ci sono contratti di lavoro, infatti, che non garantiscono una copertura totale a chi usufruisce di prestazioni ambulatoriali. E, da tre anni a questa parte, la chemioterapia (assieme ad altri tipi di cure) è passata proprio dal regime di day hospital o ricovero a quello di trattamento ambulatoriale.

Se nulla cambia dal punto di vista dell’efficacia del trattamento, questa diversa modalità ha prodotto invece effetti pesanti dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro, privando molti lavoratori di una copertura economica totale. Inoltre l’accesso ambulatoriale comporta l’utilizzo di permessi individuali, o certificati medici giornalieri, che rischiano di far sforare il tetto massimo delle assenze consentite per malattia al lavoratore. Continua a leggere →

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