Un sostegno diffuso alle iniziative di legalità nei territori

1 milione di euro per la legalitàTogliere risorse alla malavita per ridistribuirle a tutti i cittadini. Far sì che i beni di pochi, accumulati sulle spalle e spesso sul sangue di molti, diventino un bene comune, condiviso dai cittadini di una comunità. A questo mirano le confische di beni ai mafiosi e ad altri criminali, beni che però non sono immediatamente utilizzabili.

Così, per finanziare iniziative e interventi sui patrimoni confiscati e molto altro, la Regione ha stanziato 959mila euro, quasi raddoppiando i fondi messi a disposizione l’anno precedente.

“La criminalità organizzata non commette solo reati ma mira a distruggere nei cittadini onesti il senso di comunità, la fiducia nelle istituzioni, l’amore per i beni comuni – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – per questo è importante far sì che i beni confiscati a queste organizzazioni vengano messi a disposizione di tutti quanto prima. Non si tratta solo di avere qualche stabile in più ad uso pubblico, ma di un segnale forte dato in modo compatto da tutte le istituzioni repubblicane: il crimine non paga, l’eversione si rivela sempre un vicolo cieco”. Continua a leggere →

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È nata la Consulta regionale contro le mafie

Approvate in Aula le nuove norme anti-mafia: “Un altro tassello per rendere la vita difficile alle mafie e alla criminalità organizzata nella nostra Regione”.

Potenza 19 marzo 2011Rafforzamento dell’Osservatorio regionale, istituzione della Consulta regionale per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e per la promozione della cultura della legalità, convocazione di una Conferenza regionale sulla legalità. Sono le misure principali stabilite nel progetto di legge approvato dall’Assemblea legislativa con il voto favorevole di Pd, Sel e M5s; contrari Ln, Fi, Fdi. L’atto modifica la legge regionale 3/2011 (“Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”) e ha come obiettivo il potenziamento degli strumenti di conoscenza del fenomeno mafie, al fine di avere un monitoraggio costante che metta a disposizione della Regione e dei territori rapporti periodici, utili al varo di azioni sempre più efficaci.

“Dopo essersi costituita parte civile al processo Aemilia – spiega la consigliera Manuela Rontini – la Regione Emilia-Romagna stringe le maglie contro l’infiltrazione mafiosa con nuove norme e nuovi provvedimenti per combattere la criminalità organizzata. Qui nessuno vuole chiudere gli occhi: anzi, vogliamo dotarci di tutti gli strumenti idonei per debellare un fenomeno che alle nostre latitudini si insinua in modo subdolo, e spesso è di difficile individuazione. Auspico che l’approvazione del Testo unico delle leggi in materia, che ci siamo impegnati ad approvare entro la fine dell’anno, sia l’occasione per intervenire anche sul superamento del meccanismo del massimo ribasso negli appalti pubblici”.

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