False cooperative, come stanarle? Dalla Regione arriva una serie di indicatori

Venti indicatori utili per snidare le finte cooperative. Sono indicati nella relazione conclusiva della Commissione speciale dell’Assemblea legislativa sulle cooperative cosiddette spurie o fittizie, presieduta dal consigliere regionale Luca Sabattini e di cui è stato vicepresidente il ravennate Gianni Bessi.

In cinque capitoli si forma una specie di “cruscotto” per individuare, nell’analisi delle banche dati oggi accessibili, gli indicatori quantitativi e qualitativi potenzialmente rivelatori della presenza di una cooperativa falsa, applicabili anche alle false imprese, sia a livello preventivo che ispettivo.

“Le vere cooperative sono una ricchezza dell’intero sistema Paese – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – e, in particolare, della nostra Romagna. Per tutelare sia i veri cooperatori che le altre imprese, danneggiate dalla concorrenza sleale delle finte cooperative, gli indicatori della relazione potranno essere assai utili. Il nostro è un tessuto economico sano, che però per rimanere tale ha bisogno di molta attenzione da parte di tutti, politica e parti sociali”.

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Gioco di squadra per il lavoro, così l’azienda si trasforma in cooperativa

Lavoratori pronti a trasformarsi in imprenditori per rilevare e salvare la propria azienda in difficoltà. Questa possibilità, garantita sin dagli anni ’80 dalla legge Marcora, è stata sfruttata assai spesso in Emilia-Romagna negli ultimi anni: dal 2007 sono 56 le nuove cooperative create da ex dipendenti di imprese in crisi, per un totale di 1200 posti di lavoro salvati.

La Costituzione garantisce già ai lavoratori il diritto di collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende. Ma il cosiddetto workers buyout è altro, dato che il lavoratore, per scongiurare la chiusura dell’azienda, deve fare squadra con altri e responsabilizzarsi, trasformandosi di fatto in un imprenditore. Continua a leggere →

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Proprietà indivisa, tante novità dalla normativa regionale

Garantiti più facilmente i diritti di chi è assegnatario di un alloggio

Cambiano le norme sulla cosiddetta “proprietà indivisa”, questione che tocca tradizionalmente società cooperative (a responsabilità limitata) costituite e formate da persone che si associano pagando una quota del capitale sociale e ottenendo, in cambio, l’assegnazione dell’alloggio in uso a canone agevolato, in genere però senza mai diventarne proprietarie.

Per gli assegnatari sarà ora più facile ottenere il passaggio dell’alloggio a proprietà individuale, grazie all’approvazione, da parte dell’Assemblea legislativa regionale, delle “Modifiche legislative in materia di politiche sociali, per le giovani generazioni e abitative conseguenti alla riforma del sistema di governo regionale e locale”. Il provvedimento definisce appunto i criteri e le procedure per la trasformazione degli alloggi realizzati con contributo pubblico, in locazione o assegnazione in godimento permanente, in alloggi a proprietà individuale. Continua a leggere →

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