Volontariato e sanità, il connubio deve continuare

A rischio gli ambulatori convenzionati dell’associazionismo, come quello di Faenza per Stp

Le Linee guida per la disciplina delle attività di volontariato, svolte in convenzione con l’Ausl Romagna, stabiliscono che non è più possibile stipulare convenzioni con associazioni di volontariato per lo svolgimento delle funzioni tipiche degli ambulatori di primo livello”. Lo rileva la consigliera regionale Manuela Rontini in una interrogazione rivolta alla Giunta.

Nel documento si chiede alla Regione di intervenire per ribadire l’importanza della collaborazione tra il settore pubblico e l’associazionismo, nel processo di qualificazione dei servizi regionali, e quindi invitare l’Ausl della Romagna a rivedere la propria impostazione in merito alle convenzioni inerenti gli ambulatori del territorio per gli stranieri temporaneamente residenti (Stp).

“L’esperienza estremamente positiva ed efficace dell’ambulatorio per Stp di Faenza, così come quella degli altri ambulatori che operano in Emilia-Romagna – sottolinea la Rontini – rappresenta quella sintesi efficace tra l’operato dell’Ente pubblico, dell’associazionismo e del volontariato tipica della nostra Regione, che ha dato tanti benefici e occasioni di crescita a vantaggio dell’intera comunità”. Continua a leggere →

Condividilo: