Rontini protagonista

Articolo apparso su Il Piccolo del 31 gennaio 2020 a firma di Giulio Donati

Rontini-Liverani, avversari politici, ma entrambi confermati in Regione. L’abbraccio ripreso in foto (in alto) ci piace perché offre uno sguardo sulla politica che non è battaglia, ma confronto. Anche aspro, forte, ma confronto. Garanzia di democrazia, di discussione sulle cose da fare per puntare al bene comune, e scelta dei protagonisti più convincenti per realizzare strategie e progetti.

Ma la protagonista di questo turno elettorale è lei, Manuela Rontini. Costretta a ripiegare per un secondo mandato a Bologna dopo una serie di veti incrociati che nel dietro le quinte di Faenza le avevano sbarrato la possibilità di candidarsi a sindaco.

Accettando questa sfida ha mostrato di che cosa è capace. E forse più d’uno, in casa Pd e dintorni, sono intenti a mordersi le labbra per un possibile asso che così, ora, sembra sfilato dal mazzo. La “mano” è vinta, ma resta l’incognita di quale asso “buono” giocare su palazzo Manfredi. Ma su questo torneremo prossimamente.

In questi cinque anni Manuela Rontini ha scaldato la sedia perché non ha registrato la benché minima assenza dal lavoro, Aula o Commissione che
fosse. E in un tempo che vuole il consumo dei politici quasi fossero brustoline, lei ha mostrato che ascoltare i suoi concittadini, poi andare in aula, fare proposte, battersi per i propri ideali, quindi tornare sul territorio e spiegare i risultati ottenuti, anche quelli solo a metà, e rilanciare, ma in un contesto di comunità e confronto… questo paga.

E paga soprattutto se sei anche capace di allargare l’orizzonte, uscendo dal tuo orticello di casa per confrontarti con tutto il territorio provinciale e regionale. E alla resa dei conti ha incassato la ragguardevole cifra di 7.198 preferenze totali, di cui 3.257 nella sua Faenza. Facendo meglio dei colleghi uomini.

Bene anche Liverani con 3.048 preferenze in tutta la provincia, di cui 1.414 a Faenza. Mostra anch’egli una buona capacità di presenza e contatto con il territorio.

Ora si attende la formazione della Giunta Bonaccini 2. Corsini potrebbe esserci di nuovo, così libererebbe il posto di consigliere per far rientrare anche Gianni Bessi, giunto terzo in quota Pd. E sarebbe una conferma anche la sua.

Infine, esce comunque ridimensionata la pattuglia ravennate dei consiglieri regionali dalle urne di domenica scorsa, che stavolta si ferma a tre: a Rontini, Liverani e probabilmente Bessi, mentre la volta scorsa la grande vittoria del Centro sinistra aveva consentito l’ingresso di un quarto consigliere ravennate, stavolta non possibile.

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