Più garanzie per gli studenti impegnati in lavori stagionali

Alternare scuola e lavoro è impegnativo per uno studente, ma altrettanto importante. I più giovani in questo modo hanno la possibilità di conoscere da vicino il mondo del lavoro, sudare i primi stipendi e fare esperienze formative anche in ambiti diversi da quelli del proprio corso di studi.

Fino ad oggi uno studente lavoratore, di minore età, aveva la possibilità di lavorare praticamente solo tramite voucher. Dalla Regione Emilia-Romagna, però, arriva l’impulso ad allargare la platea delle possibilità, garantendo ai minori l’accesso a contratti di apprendistato di I livello, a tempo determinato per lo svolgimento di attività stagionali, indipendentemente dal tipo di scuola frequentato.

La norma è stata approvata dall’Assemblea legislativa regionale nell’ambito della legge comunitaria 2016, lo strumento col quale la Regione Emilia-Romagna partecipa alla formazione e attuazione del diritto europeo.

“Spetta ora alla Giunta attuare questo strumento, di concerto con le parti sociali – spiega la consigliera regionale Manuela Rontini – possibilmente in tempi brevi in modo da attuarla già dalla stagione estiva”.

La Regione risponde in questo modo alle sollecitazioni di scuola e imprese, avvicinando i due poli e favorendo i più giovani che, durante le vacanze, vogliono mettersi in gioco affacciandosi al mondo del lavoro (e garantendo loro maggiori tutele).

“In un territorio come il nostro, in cui la stagionalità del lavoro soprattutto nel comparto legato all’industria turistica, è molto diffusa – conclude la Rontini – studenti e studentesse hanno ora un’opportunità in più per migliorare la consapevolezza di sé e dell’ambiente in cui vivono, oltre che crescere più responsabilizzati”.

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