Parrucchiere ed estetiste, valutare la riapertura prima di giugno, in sicurezza

Presentata un’interrogazione alla Giunta regionale a supporto degli occupati nel settore

Estetisti e parrucchieri sono chiusi dall’11 marzo, come moltissime attività, ma stando a quanto dichiarato dal Presidente del Consiglio Conte, saranno tra gli ultimi a riaprire, il prossimo giugno.

“Queste categorie rischiano di pagare uno dei prezzi più alti della crisi. Molte piccole attività difficilmente riusciranno a ripartire, non potendosi più permettere affitto, utenze e dipendenti. Al loro disagio, si affianca quello dei cittadini. Non è un mistero infatti che non potersi più affidare alle mani del proprio barbiere, della propria estetista o acconciatrice stia diventando un problema sentito da molti, di cui si è involontariamente fatto portavoce persino il Presidente della Repubblica Mattarella in un simpatico fuori onda” ricorda la consigliera regionale Manuela Rontini, presidente della Commissione Politiche economiche.

“Il protrarsi dello stop a questi servizi sta mettendo a dura prova il settore, che impiega per lo più donne; inoltre favorisce l’abusivismo. In molti infatti esercitano fuori da ogni regola, senza curarsi neppure della sicurezza e igiene. Ecco perché – sottolinea Rontini – le professioniste e i professionisti seri, scrupolosi e regolari non possono essere dimenticati e sono i primi che si preoccupano, in queste settimane di chiusura, di riorganizzare spazi e protocolli per tornare ad accogliere i clienti, lavorando in sicurezza”.

Nella sola provincia di Ravenna, le imprese artigiane attive nel comparto dei servizi alla persona sono circa 1.100, mentre a livello nazionale sono 130mila con 263mila occupati.

“A riguardo – prosegue la consigliera Pd – segnalo il positivo lavoro fatto dall’assessore regionale Vincenzo Colla che proprio stamattina ha incontrato in videoconferenza i vertici regionali di Cna e Confartigianato per rispondere al grido d’allarme lanciato dalle imprese di acconciatura ed estetica, preoccupate per la road map annunciata da Conte. La Regione ha inoltre condiviso le “Linee guida al protocollo sicurezza per il settore benessere”, definite da Cna, Confartigianato, Cgil, Cisl e Uil dell’Emilia-Romagna che l’assessore si è impegnato a sottoporre al Governo, fissando così una via emiliano-romagnola anche per parrucchiere ed estetiste”.

Alla luce di tutto questo, la consigliera Rontini ha presentato un’interrogazione alla Giunta Regionale come prima firmataria: “Nel documento chiedo alla Giunta di prendere in considerazione l’anticipazione della ripresa delle attività di acconciatura ed estetica rispetto alle date annunciate dal Governo nell’illustrazione del Dpcm del 26 aprile 2020, anticipando così, anche per questi settori, la fine del lockdown imposto dall’emergenza sanitaria, nella piena sicurezza dei lavoratori e dei clienti”.

> Il testo dell’interrogazione

[Foto CC]

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