Memoria del Novecento: 70mila euro per progetti nel ravennate

Un sostegno dalla Regione per non lasciar cadere nell’oblio gli eventi che hanno attraversato il secolo scorso segnando la nostra terra

La Giunta della Regione Emilia-Romagna ha deliberato la graduatoria dei progetti che, tramite due distinti bandi, otterranno risorse nell’ambito della legge sulla memoria del Novecento. I due avvisi erano rivolti a beneficiari diversi: da un lato gli Istituti storici convenzionati con la Regione, dall’altro istituzioni, associazioni ed enti locali che potevano candidare progetti di ricerca e divulgazione della storia del secolo scorso.

“All’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in Ravenna e provincia sono stati riconosciuti contributi per 26mila euro utili a sostenere i costi complessivi del suo programma annuale delle attività – riporta la consigliera regionale Pd Manuela Rontini –. Sono poi stati definiti i progetti che, presentati da Comuni, Unioni o associazioni, hanno ottenuto un contributo per attività specifiche. Al Comune di Cervia spettano quindi 6mila euro per realizzare la mappa dei luoghi della memoria cervesi”.

“Due sono invece le associazioni che nella nostra provincia ottengono importanti finanziamenti. All’Anpi vanno infatti 19mila e 800 euro per la didattica e i percorsi della memoria nei luoghi della Resistenza e lungo la Linea Gotica, con rilievo per l’Isola Spinaroni, Cà di Malanca e Monte Battaglia. Altri 18mila e 700 euro serviranno per realizzare la seconda edizione di ‘Materiale Resistente 2.0 – Memorie della Resistenza’ dedicato alla memoria di Bruno Neri e organizzato dall’associazione Rumore di Fondo di Faenza. Complessivamente sono quindi 70mila e 500 euro le risorse spettanti alla provincia di Ravenna”.

Si tratta di fondi destinati a progetti tesi a riannodare i fili della memoria, per non far cadere nell’oblio i fatti che hanno segnato il XX secolo e, con esso, il nostro presente.

“Non posso che essere soddisfatta dei risultati ottenuti dai soggetti del nostro territorio, segno della bontà e qualità della loro capacità progettuale. La legge regionale sulla memoria del Novecento, approvata a marzo del 2016, è il veicolo che permette di conoscere e divulgare al meglio le vicende e i volti che hanno segnato la storia locale delle nostre comunità, nel secolo scorso – commenta Rontini –. La nostra terra è stata segnata dai significativi e tragici fatti della storia contemporanea. Molti studiosi e appassionati hanno permesso, negli anni, di dar vita a percorsi utili a riscoprirli e a tramandarli di generazione in generazione. La Regione Emilia-Romagna, ben consapevole di quello sforzo e dell’utilità di azioni di quel tipo, dà loro il giusto riconoscimento”.

 

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