Maggiori investimenti in prevenzione, riconoscere il 100% dei danni e verificare le responsabilità delle aziende multiservizi

“Equità nei rimborsi, nessun Comune può essere considerato di serie B”: lo chiede una risoluzione firmata da Pd, Sel e M5s.

Emergenza nevePresidiare il percorso per il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale in Emilia-Romagna a causa di neve, pioggia ed eccezionali mareggiate, fenomeni avvenuti nei primi giorni di febbraio, “affinché si arrivi complessivamente, considerando anche i risarcimenti che dovranno essere messi in atto dalle società multiservizi, al riconoscimento del 100% dei danni subiti dai soggetti pubblici e dai privati“. È quanto chiedono alla Giunta alcuni consiglieri regionali di Partito democratico, Sinistra ecologia e libertà e Movimento 5 stelle, in una risoluzione presentata all’Assemblea legislativa (prima firmataria Lia Montalti, Pd).

Nel documento, i firmatari chiedono di garantire, nell’ambito dei fondi derivanti dal riconoscimento da parte del Governo dello stato d’emergenza, “un risarcimento anche per quei casi, come le utenze pubbliche e private dei comuni sotto i 5 mila abitanti, in cui non sono previsti dalla normativa vigente degli indennizzi automatici da parte delle aziende distributrici di energia elettrica”; di sostenere presso il governo la richiesta di “sblocco del patto di stabilità, relativa agli oneri sostenuti dai comuni coinvolti nell’emergenza, per il ripristino dei danni subiti”.

Ancora: di avviare un tavolo di confronto con le società multiservizi “per verificare l’operato nei giorni dell’emergenza” e rilevare “eventuali responsabilità di mancata manutenzione della rete”; concordare “un piano di manutenzione ed investimenti sul sistema delle reti regionali, a partire dai punti critici e più a rischio”. In quest’ambito, “promuovere un percorso conciliativo, coinvolgendo anche le associazioni dei consumatori, per dare completa soluzione alla questione dei risarcimenti per danni alle cose, persone e al sistema produttivo connesse al malfunzionamento della rete elettrica”.

Nella risoluzione, Pd, Sel e M5s chiedono anche di “promuovere, con il coinvolgimento del sistema di Protezione civile regionale e i sindaci, un Protocollo di intesa con le società multiservizi, che operano nel territorio regionale, per definire le modalità di intervento e comunicazione in situazioni di emergenza, la dotazione di personale di riferimento a disposizione in scenari di emergenza, l’ammodernamento delle reti, il potenziamento dei sistemi di controllo delle reti in remoto”, nonché la predisposizione sul territorio di “un numero congruo di tecnici che possa intervenire direttamente in loco sul ripristino delle reti ove non sia possibile in remoto, riducendo significativamente il protrarsi dei disservizi dovuto a problemi di viabilità, oltre che istituire procedure condivise di allerta e attivazione di interventi coordinati, per prevenire in futuro le criticità registrate durante questa emergenza”.

Si chiede, infine, di avviare da subito “l’iter per la realizzazione di un piano di investimenti quinquennale, con risorse da destinarsi sin dal prossimo bilancio, che abbia come obiettivi il contrasto del dissesto idrogeologico e la prevenzione dei rischi derivanti dai fenomeni climatici, con azioni specifiche relative sia alla situazione delle aree montane e piano-collinari”, e definisca le politiche regionali di resilienza e prevenzione.

> La risoluzione presentata da Pd, Sel e M5s

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