Lavoratori Mercatone Uno, la Regione pressa il Governo

Il fallimento della società Shernon Holding, che controllava il marchio Mercatone Uno, coinvolge in Italia 1800 lavoratori, 450 dei quali in Emilia-Romagna.

La miglior tutela per loro, al momento, sarebbe il riavvio dell’amministrazione straordinaria che permetterebbe di riprendere le attività commerciali e attivare gli ammortizzatori sociali.

Su questo tema è stata presentata una risoluzione in Assemblea legislativa: “La Regione Emilia-Romagna si è subito attivata, per il tramite dell’assessore alle Attività produttive Palma Costi, con tavoli e incontri tra le parti sociali e i Comuni per riuscire a garantire tutele ai lavoratori – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini, firmataria del documento – e inviterà l’Inps a pagare il Trattamento di fine rapporto maturato dai lavoratori di Mercatone Uno prima del passaggio alla gestione della Shernon Holding. Anche il Ministero dello Sviluppo economico, però, deve fare la propria parte. Per questo è importante che la Giunta regionale solleciti un intervento del Governo sull’Inps, oltre che un impegno sul ritorno all’amministrazione straordinaria”.

Il ritorno all’amministrazione straordinaria consentirebbe anche di aprire un bando per la ricerca di nuovi investitori e ridarebbe prospettiva al Mercatone e ai lavoratori, tutelando i clienti e i fornitori (circa 500 unità, parte di un indotto di 10mila persone fra imprenditori, fornitori e famiglie).

Su questo punto il ministro Di Maio ha annunciato alla stampa una generica disponibilità a intervenire sul problema la settimana prossima, estendendo ai lavoratori della Mercatone Uno il fondo per i mancati pagamenti (con un emendamento al decreto Crescita). Mentre per l’amministrazione straordinaria il ministro attende l’intervento del tribunale di Bologna.

“Si tratta, ad oggi, solo di annunci – conclude la consigliera Rontini – per questo l’attenzione della Regione Emilia-Romagna resterà alta. Faremo tutto quanto in nostro potere per sostenere i lavoratori, augurandoci un pari impegno ed una leale collaborazione dallo Stato centrale”.

> Il testo della risoluzione

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