L’antifascismo è un valore condiviso: presentata risoluzione in Regione

Gli allarmanti fatti di cronaca che riempiono le pagine dei giornali in questo periodo, preoccupano i consiglieri democratici. All’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna è stata depositata una risoluzione, sottoscritta da tutta la maggioranza di centrosinistra, per richiedere l’impegno della Giunta nel contrastare ogni manifestazione nazi-fascista.

“Sono sempre più frequenti gli episodi di razzismo in vari ambiti, oltre a numerosi atti vandalici contro monumenti e simboli della memoria antifascista – spiega la consigliera Manuela Rontini, prima firmataria del documento assieme al collega Caliandro – da ultimo quello in piazza Ugo La Malfa a Ravenna, dove sono apparse scritte deliranti di nostalgici fascisti. Per questo chiediamo l’impegno della Giunta regionale a stigmatizzare atti e comportamenti che richiamano in varie forme al fascismo, ai suoi linguaggi e rituali, alla sua simbologia o che promuovano forme di discriminazione in contrasto con la Carta costituzionale e con i valori della Resistenza e del Risorgimento, sui quali la Regione Emilia Romagna si fonda”.

I consiglieri condannano fermamente ogni manifestazione lesiva del carattere democratico della Repubblica e ribadiscono l’impegno ai valori antifascisti da parte delle Istituzioni.

“Chiediamo inoltre di non concedere spazi, patrocini, contributi di qualsiasi natura a coloro che non garantiscano di rispettare i valori della Costituzione, professando o praticando comportamenti fascisti, o che violino le leggi Scelba e Mancino. Serve l’impegno dalla Regione per rafforzare nella società quella cultura che ha consentito per decenni alla nostra Repubblica di respingere, sia a livello culturale che politico e sociale, ogni rigurgito neofascista e ogni tentazione antidemocratica.

Il valore dell’antifascismo non può e non deve essere oggetto di contesa politica. Nella cosiddetta Prima repubblica tutti i partiti dell’arco costituzionale, dai comunisti ai democristiani, dai socialisti ai liberali passando per i repubblicani, condividevano come irrinunciabile questo valore, posto dalla nostra Costituzione tra quelli fondanti della Repubblica. Oggi, come allora, le forze politiche democratiche devono lavorare fianco a fianco per impedire la perdita della memoria storica e stoppare sul nascere l’attacco ai valori costituzionali”.

I firmatari chiedono, infine, che la risoluzione venga consegnata alla Presidenza della Repubblica e ai Presidenti di Camera e Senato.

> Il testo della risoluzione

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