La ceramica, nuova frontiera del turismo intelligente

work in progress al Museo Carlo Zauli

Che sia artigianale o industriale, antica o contemporanea, la ceramica è sempre uno spettacolo. Questo materiale, infatti, lega tra loro secoli di storia e fior di manufatti, che spaziano dall’artistico all’uso comune.

Per questo la Regione Emilia-Romagna ha deciso di valorizzarla, facendola diventare un prodotto turistico a tutti gli effetti. A seguito di un accordo tra le istituzioni e gli attori sul territorio, è nata una sorta di “Ceramica Land”. Una realtà importante dal punto di vista economico dato che, già oggi, conta 93 aziende con 17mila e 700 dipendenti, per fatturato annuo di 4,6 miliardi di euro.

Il neonato polo turistico ceramico emiliano-romagnolo aprirà ai turisti le porte di tante e diverse realtà: dalle 30 botteghe ceramiche artigiane agli altrettanti atelier di artisti del faentino, passando per il Museo della Ceramica allestito nel Castello di Spezzano nel modenese (con la sezione multimediale che racconta degli uomini e delle donne che hanno fatto la storia della ceramica modenese) ma anche il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza (Mic), insignito dall’Unesco del titolo di Testimone di Cultura di Pace e “custode” di 60mila reperti di ogni epoca.

Oltre ai musei privati dedicati agli artisti faentini, dal Museo Carlo Zauli a quello delle Ceramiche Gatti, passando per il Museo Tramonti, e contemplando eccellenze storico culturali come Palazzo Ducale di Sassuolo, il nuovo circuito turistico comprenderà anche le due rotonde realizzate a Casalgrande (Re) dagli architetti di fama mondiale Kengo Kuma (1052 lastre ceramiche di un bianco purissimo, il cui aspetto varia secondo la posizione dell’osservatore) e Daniel Libeskind (grès porcellanato alto 25 metri). Senza tralasciare i musei aziendali sassolesi dove si potrà vedere all’opera una moderna pressa che crea, con precisione chirurgica, lastre ceramiche di grandissime dimensioni.

L’accordo, siglato nei giorni scorsi in Regione dal vice sindaco di Faenza Massimo Isola e da quello di Sassuolo Maria Savigni, è stato pensato per valorizzare il Comprensorio ceramico regionale come destinazione turistica.

“Vogliamo creare una dimensione dove il saper fare e l’artigianato possano essere una narrazione in sé – ha dichiarato Isola – al di là del contenuto prettamente ceramico. Da una parte vogliamo incentivare il turismo del nostro tempo, dall’altra promuovere una tradizione che condividiamo da anni, per raccontarsi e vivere insieme”.

Per questo il documento prevede una strategia di marketing condivisa, iniziative di alta formazione, l’individuazione di un calendario eventi di richiamo internazionale e coinvolgimento di tutto il territorio, a partire dai Comuni capofila.

“Con questo accordo – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – la storia e la tecnologia della ceramica stringono un patto per farsi conoscere al grande pubblico. Questo materiale non ha solo un grande passato ma anche un radioso futuro. La nuova Ceramica land riassume bene questo dinamismo vitale”.

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