Il resoconto del primo anno in Consiglio regionale

ManuelaRontini_foto

Per raccontare in modo chiaro il mio primo anno di attività in Regione, dopo l’elezione in Consiglio, ho stampato un piccolo opuscolo. Delle 48 pagine del resoconto, la metà esatta è dedicata all’agenda: un corposo elenco di incontri, interventi, iniziative pubbliche. I soli incontri con cittadini e amministratori, per fare un esempio, sono stati 284 in un anno.

Gli impegni di un consigliere, infatti, non si limitano a Bologna, tra le mura di viale Aldo Moro, ma includono una serie di appuntamenti sul territorio per incontrare le persone là dove vivono e lavorano. Un’attività che ho cercato di curare in modo particolare, convinta come sono che un rappresentante dei cittadini debba essere al tempo stesso un orecchio e un megafono. Avere un orecchio attento, per ascoltare le criticità, e farsi megafono sul territorio segnalando tutte le opportunità che derivano dalle nuove leggi o dai bandi regionali.

In Assemblea legislativa ho totalizzato, in questo anno, il 100 per cento di presenze alle sedute, alla commissione che presiedo (la terza commissione, che si occupa di territorio, ambiente e mobilità) e a quella di cui sono membro effettivo.

Il report (presentato alla stampa locale questa mattina a Faenza, nella sede del Partito democratico) sarà diffuso tra gli iscritti Pd e i cittadini perché possano valutare il mio operato e approfondire il funzionamento della macchina regionale. Nell’opuscolo sono presenti, a questo scopo, alcune pagine che illustrano le funzioni della Regione, delle commissioni assembleari e le attività di educazione alla cittadinanza.

Un’attenzione particolare è stata riservata al territorio ravennate: una sezione del resoconto elenca gli interventi più significativi finanziati in provincia. Tra questi gli interventi sull’edilizia scolastica (6,2 milioni di euro per 33 scuole), i progetti per i giovani, quelli per lo sport (con 440mila euro per impianti e manifestazioni), i piani per la viabilità e la mobilità ciclabile (con l’avvio dei lavori della pista ciclo-pedonale di Borgo Tuliero). Spazio anche per un approfondimento sui fondi contro il dissesto idrogeologico e l’emergenza maltempo, gli interventi sulla sanità e i finanziamenti alle Unioni di Comuni.

Tante cose sono state fatte, ma c’è ancora molto da fare. Penso alle prossime scadenze, dalla riforma della legge urbanistica a quella dell’istituto del vitalizio. L’Emilia-Romagna è stata la prima regione a cancellarli per i nuovi consiglieri, eliminando quello che era di fatto un privilegio. Ora è tempo di mettere mano a quelli passati, che gravano in maniera non indifferente sul bilancio regionale. Bisogna poi riorganizzare la macchina regionale, per rendere l’istituzione più snella ed efficace, sempre più al servizio dei cittadini. Su tutti i provvedimenti continuerò a confrontarmi con i miei elettori e chiunque sia interessato, informando in modo puntuale e aprendomi ai suggerimenti. Ci sono ancora tante sfide da affrontare e vincere, insieme.

Manuela Rontini

> L’attività del primo anno in Consiglio regionale

Condividilo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.