I campi sono preziosi? Mettiamoli in banca! 

Un progetto di legge Pd per favorire l’incontro tra domanda e offerta, stimolare il mercato, aprire nuove opportunità di insediamento per i giovani

Se il suolo è prezioso, e non va consumato con inutili urbanizzazioni, quello agricolo lo è ancora di più: è la base del nostro nutrimento, il cordone vitale che lega l’uomo alla natura, presidio di sicurezza e sussidio vitale. Come tutte le cose preziose, dunque, va conservato in modo adeguato, meglio se in banca… una “banca della terra”.

Si tratta di un’iperbole forse, ma la proposta di legge dei consiglieri regionali del Partito democratico muove da considerazioni semplici eppure importantissime: “Quando parliamo di agricoltura parliamo di alimentazione, paesaggio, sicurezza del territorio, buona occupazione, patto tra generazioni – spiega la consigliera regionale Manuela Rontini – tutti temi chiave per il benessere dei cittadini e la coesione delle comunità. Per questo sostenere l’agricoltura è sostenere il nostro futuro. Per questo bisogna contrastare l’abbandono delle terre e delle produzioni agricole, mantenere e aumentare la produttività, garantire la continuità delle imprese tra le generazioni. La proposta di legge presentata dal Pd in Regione, che ho sottoscritto, si muove in questa direzione”.

Il testo prevede l’istituzione di una “Banca regionale della terra”, una banca dati informatica di tutti i terreni agricoli e a vocazione agricola, dei terreni agro-forestali, delle aziende agricole e dei fabbricati rurali, di proprietà pubblica o privata, idonei e disponibili per l’affitto e la concessione, o sottoposti a provvedimento di sequestro o confisca.

Sono inseribili nel database (da realizzare integrando gli archivi esistenti) i beni di proprietà pubblica e privata di cui i proprietari chiedano l’inserimento, i terreni abbandonati o incolti (ai sensi della legge 440/1978), quelli sottoposti a provvedimento di sequestro o confisca.

L’accesso ai dati sarà pubblico e permetterà di consultare facilmente, via web, bandi e avvisi su terreni ed aziende agricole disponibili.

Per le assegnazioni bisognerà presentare un piano di sviluppo aziendale o di gestione forestale, a seconda della tipologia di bene per cui si concorre, con premialità previste per i richiedenti con meno di 40 anni di età, il possesso o l’acquisizione del titolo di imprenditore agricolo, la previsione di modelli di agricoltura biologica e sostenibile, la collaborazione con start up innovative d’ambito agricolo e agroalimentare insediate nel territorio regionale, l’iscrizione all’Albo regionale delle imprese forestali, progetti di agricoltura sociale.

“Fare incontrare domanda e offerta – continua la Rontini – può contribuire a risolvere anche il problema del ricambio generazionale. Dai dati regionali, oltre la metà dei conduttori di fondi agricoli ha più di 60 anni e solo l’8 per cento ne ha meno di 40. Eppure, negli ultimi anni, le iscrizioni a Scienze Agrarie hanno registrato aumenti superiori al 30 per cento, mentre le misure regionali del Psr 2014-2020 hanno avuto grandissimi riscontri tra i giovani, con più di 400 domande presentate già sul primo bando”.

> Il testo del progetto di legge

> Le slide “Banca della terra, un’opportunità per l’agricoltura nuova”

Condividilo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.